Addio TFR, la nuova legge lo fa a pezzi: Meloni firma il decreto | Non è più tuo

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Puoi dire addio ai prestiti, la nuova legge li vieta per sempre: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda
Molto spesso i lettori credono fermamente che un aiuto economico è parecchio necessario per sostenere le nuove spese che la vita quotidiana ci mette dinnanzi. Una di questi è proprio il prestito che, a quanto pare, sta venendo esaminato per dei cambiamenti notevoli che possono ledere la tua persona: ecco di cosa si tratta, tutti i dettagli e i cambiamenti nel corso di questo articolo.
Quando si sente parlare di prestiti, molto spesso si tende a pensare a quanto la vita è talmente dura dal punto di vista economico, che si ha sempre un bisogno necessario di alcuni aiuti che il Governo Meloni con le loro leggi a favore dei cittadini mettono a disposizione.
Nonostante si lavori tanto, nell’ultimo periodo ci sono dei cambiamenti che possono lasciarti senza parole soprattutto se trattano il TFR o problemi alquanto gravi che riguardano la popolazione italiana in generale. Proprio per questo, abbiamo deciso di parlare di varie alternative analizzate dagli esperti circa le pensioni future.
Andiamo a vedere di cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che lasciano il nostro pubblico davvero senza fiato.
Puoi dire addio al TFR, le cose stanno cambiando: ecco cosa riguardano
In questo periodo storico, l’Italia sta esplorando nuove alternative economiche per far fronte a problemi di natura strutturali proprio per quanto riguarda le pensioni. In questo senso, infatti, nel 2025 la spesa previdenziale supererà i 289 miliardi di euro, pari al 15,3% del Pil, un problema che non può essere rimandato. Inoltre, le proiezioni demografiche indicano che, entro il 2050, oltre un terzo dei cittadini avrà più di 65 anni, rendendo il sistema bilanciato tra entrate e uscite.
Nel 2070, secondo l’Eurostat, l’indice di dipendenza degli anziani potrebbe superare il 65%, e quindi imporrà un sistema sulle modalità di finanziamento delle pensioni pubbliche. Per contrastare questa problematica, bisogna lasciare il Tfr maturato dai lavoratori nelle casse dell’Inps. Secondo, invece, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, è di utilizzare il Tfr per rafforzare la previdenza pubblica, senza far ricorso a nuovi prelievi fiscali o tagli.

Nuova disciplina- nuova visione
In molti ci chiedete qual è il beneficio per i lavoratori, tanto da dirvi subito che il Tfr resta di proprietà del lavoratore ma non resta più possibile chiedere il TFR in anticipo.
Se poi il lavoratore non esprime scelta, il TFR viene versato automaticamente in un fondo pensione complementare.