FOLLIA Ecocase, col nuovo decreto ti rovinano: spendi 30.000€ per metterla a norma

casa ed ecocase, bonus- credit pixabay- lagazzettadimassaecarrara.it
Ecocase le nuove follie che lasciano tutti senza parole: devi spendere 30.000 euro per metterla a norma; ecco di che si tratta
Molto spesso siamo dinnanzi ad alcune situazioni che riguardano le nostre case o seconde abitazioni che hanno delle cose che, dal punto di vista normativo fiscale non sono del tutto esatte. Ogni tanto, succede che alcune part della nostra casa non sono del tutto regolarizzate ed è proprio per questo che è stato creato il suddetto decreto di cui parleremo nel corso di questo articolo: andiamo a vedere di che cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.
Quando acquistiamo una casa, la prima cosa che si consiglia di guardare è proprio la planimetria ma soprattutto se essa è aggiornata con eventuali modifiche circa alcune parti della stanza, verande, balconi o terrazze in più che sono state create dal proprietario. Può capitare, la maggior parte delle volte, che la planimetria non sia aggiornata e che, quindi, non tutto è regolarizzato a norma di legge.
Nel caso in cui questo non lo fosse, in casi peggiori e passati, sono stati fatti dei decreti che però non hanno portato alla totale regolarizzazione di questo servizio. Per questo, quindi, abbiamo deciso di parlarvi di una novità che riguarda proprio questo tipo di problema e della regolarizzazione di alcune parti dela casa non esplicitamente inserite nella planimetria.
Andiamo a vedere di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza proprio nel prossimo paragrafo.
Ecocase e regolarizzazione: ecco cosa sta cambiando
Negli anni, siamo stati spettatori di decreti che hanno portato dei benefici in termini economici a moltissimi soggetti. Oggi, infatti. abbiamo deciso di parlarvi delle irregolarità sulla planimetria che riguardano verande, stanze e progetti in generali che, se non dichiarati esplicitamente nella planimetria, ti fanno avere una multa di circa 30.000 euro.
Il provvedimento spiega nei minimi dettagli quello che vi abbiamo appena esplicitato ossia quello di ricondurre alla legalità gli abusi edilizi. In caso di irregolarità, quindi, un’opera può essere sanata solo quando ci sia l’allineamento sia alla normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della realizzazione e quella in vigore nel momento in cui viene presentata l’istanza.

Quanto si paga e come viene semplificata
Bisogna che si presenti una Scia o richiesto un permesso di costruire in sanatoria, insieme al quale dovrà essere pagata una sanzione compresa tra mille e 31mila euro, commisurata all’aumento del valore dell’immobile.
Le nuove regole fanno rivedere la procedura e tratta dei casi come la chiusura di una veranda o la realizzazione di una stanza non dichiarata.