“Mi congedo, anzi no”, col trucchetto incassi fisso senza lavorare: 30 giorni di stipendio facendo una mazza | Glieli paghi tu

lavoro e congedo- credit pixabay-lagazzettadimassaecarrara.it
Novità per non lavorare più e guadagnare 30 giorni di stipendio fisso: ecco come fare, tutti i segreti e i dettagli
Molto spesso i nostri lettori sono così curiosi di cercare di ottenere più soldi e uno stipendio degno di nota che non fanno altro che andare a cercare metodi alternativi che glielo permettono. In questo articolo, infatti, vi racconteremo un trucchetto per far si che il tuo sogno di una vita diventi realtà: andiamo a vedere come fare, di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.
Proprio nel periodo elettorale, la voglia di ambire al posto fisso o al posto dei politici diventa sempre più interessante, anche se risulta essere sempre più complicato e difficile entrare in un circolo come quello. Per questo, infatti, esistono dei metodi davvero interessanti che riguardano proprio le liste elettorali per alcuni Comuni e per quello che concerne il congedo straordinario.
Come sappiamo, questo non viene concesso a prescindere in tutti i casi anche se in taluni, le cose sono davvero incredibili e cambiano inevitabilmente a seconda del caso in cui troviamo di fronte.
Andiamo a vedere nel prossimo paragrafo, proprio la questione del congedo straordinario, dello stipendio e delle novità a riguardo.
Congedo straordinario e le novità sulle liste elettorali
Abbiamo sempre pensato che le campagne elettorali oltre essere un diritto, risultano anche un dovere non indifferente, proprio perché esse vengono scelte da tutti i cittadini che esercitano un diritto. Nel caso in cui vi è una campagne elettorale, si sente spesso parlare di “liste farlocche” ossia quelle liste composte dai militari che riguardano o appartenenti alle forze armate, spesso anche estranei rispetto al Comune in cui le liste stesse vengono presentate.
Queste devono avere meno di 1000 abitanti ma comportano dei benefici analizzati dalla legge. Infatti, l’articolo 81 ella l. 121/1981 dispone che “Gli appartenenti alle forze di polizia candidati ad elezioni politiche o amministrative sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento della accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale e possono svolgere attività politica e di propaganda, al di fuori dell’ambito dei rispettivi uffici e in abito civile”.

La lettura delle normative: ecco cosa dice
Secondo le normative, pare che i candidati godono di un periodo di aspettativa totalmente retribuito, per tutta la durata della campagna elettorale (che normalmente ha una durata pari a 30 giorni).
Se, invece, si tratta di Comuni con una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. In questi casi, infatti, per presentare una lista elettorale non è richiesta alcuna raccolta di firme. Diversa è la questione di dipendenti pubblici che devono svolgere attività specifiche nei collegi elettorali; avranno il diritto di assentarsi dal posto di lavoro per l’intero periodo della durata delle operazioni di voto e di spoglio.