UFFICIALE CALDERONE – Stai a casa, stipendio garantito: Governo vara l’emendamento benessere | Il tuo capo obbligato ad arrangiarsi

lavoratori e novità a riguardo- credit pixabay- lagazzettadimassaecararra.it
Attenzione alla novità che bolle in pentola del Governo: puoi rimaner a casa e venir pagato comunque; di cosa si tratta
Molto spesso il caldo e l’estate diventano dei veri e propri punti che possono favorire lo stress quotidiano dei lavoratori dipendenti. Negli anni, questi hanno subito un forte calo della loro forza di lavoro proprio dovuta al caldo afoso che non permette di essere abbastanza pronti ad affrontarla costantemente. Andiamo a vedere, però, la novità prevista dal Governo che potrebbe cambiarti la vita agevolandoti sempre di più.
Il lavoro nobilita l’uomo diceva un famoso Charles Darwin, proprio perché negli anni i lavoratori hanno sempre valutato con forza, dedizione e sacrificio il loro essere un punto di forza per le aziende, tanto che la dignità di ogni lavoratore è molto importante di tutto ciò che gira intorno.
Oggi, le cose con il Governo Meloni sono cambiate e, si punta a novità che possono tornare utili anche per garantire al lavoratore di vivere la vita con maggiore tranquillità soprattutto nel periodo estivo, dove il caldo afoso comincia a farsi sentire e a cambiare le carte in tavola.
Nel prossimo paragrafo vi spieghiamo la novità che riguarda principalmente i lavoratori: andiamo a vedere di cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità.
Lavoratori, ecco le novità dedicata agli stipendi: tutti i dettagli
L’ondata di calore che stiamo avendo in questi giorni è bella forte e fa sentire i lavoratori parecchio stressati; proprio per questo, il Ministero della Salute ha deciso di intervenire per evitare che ci siano incidenti dovuti ad affaticamento, mancanza di concentrazione, scarsa capacità decisionale e altri fattori.
Lo stress da calore, seppur vi sembra un fattore banale, è davvero significativo per i lavoratori che svolgono un intenso lavoro fisico all’aperto come i settori di agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l’edilizia, l’estrazione mineraria, i trasporti e la manutenzione e la fornitura di servizi pubblici. Ma questo vale anche per i lavoratori al chiuso, in quanto il rischio di lesioni può aumentare durante le ondate di caldo.

Cosa dice la legge
Bisogna far riferimento alla norma 2087 del codice civile e al Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, di cui D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 che prevede un organizzazione per stabilire misure preventive in protezione dei lavoratori da qualsiasi rischio sul luogo di lavoro, ivi compreso il rischio da stress termico.
Infine, s può dire che la sentenza n. 836/2016, con cui la Corte di Cassazione ha affermato che se il datore di lavoro viola l’obbligo di sicurezza di cui all’art. 2087 c.c. non solo è legittimo ma conserva anche il diritto di avere delle conseguenze se l’individuo dovesse sentirsi male.