Sanità, una persona su due ne è affetta senza saperlo: l’elicobatterio-pylori è dentro di te | Ti perfora come un trapano

La diffusione dell'infezione da Helicobacter pylori - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
Si sta diffondendo a macchia d’olio una grave infezione, che colpisce solamente gli essere umani: milioni in tutto il mondo a rischio.
L’Helicobacter pylori è un’infezione ancora poco conosciuta ma alquanto pericolosa. Infatti è una delle infezioni più comuni di cui soffre la popolazione globale. Si tratta nello specifico, di un batterio specifico dell’uomo, e il nome lo si deve alla forma elicoidale.
Nonostante possa sembrare più innocuo rispetto ad altre condizioni mediche, è giusto sottolineare che rappresenta la causa principale di oltre il 90% delle ulcere duodenali e del 70% delle ulcere gastriche. Un numero notevole, che in futuro potrebbe incrementare ancora.
La scoperta di questo batterio è avvenuta abbastanza recentemente, nel 1983, soprattutto se si considera che ne è stata accertata la presenza nelle feci di mummie di 1700 anni fa. Oggigiorno la diffusione del suddetto è tale che si stima che quasi la metà della popolazione mondiale sia infetta.
Come si sviluppa l’infezione da Helicobacter pylori
L’infezione si sviluppa generalmente durante l’infanzia, anche se gli adulti non ne sono immuni. I paesi più colpiti invece tendono a essere quelli in via di sviluppo. Questo perché la sua trasmissione avviene tramite il consumo di acqua e cibo, incrementando la possibilità che più membri appartenenti alla stessa famiglia si ammalino.
Il batterio in questione colpisce direttamente la mucosa dello stomaco e del duodeno (primo tratto dell’intestino tenue), e, come accennato in precedenza, è associato allo sviluppo di gastriti, ulcere, e perfino tumori.

I sintomi della malattia e il trattamento
Sebbene nella maggior parte dei casi la gastrite o la duodenite causata da questo batterio non provochi alcun disagio, in alcune persone possono presentarsi dei sintomi tra cui gonfiore dell’addome, dolore addominale più acuto a stomaco vuoto, sensazione di sazietà, perdita di peso involontaria, nausea e vomito.
Per quanto riguarda la cura, questo batterio si contrasta con l’utilizzo di antibiotici, ma prima di iniziare il trattamento è consigliabile prendere in considerazione una serie di fattori, come l’eventuale presenza di allergie ai farmaci o di resistenza agli antibiotici, nonché gli effetti collaterali. Sarebbe ideale conoscere anche la suscettibilità di ciascun paziente al germe, ma questo richiederebbe studi invasivi e macchinosi.