Giro di 180 gradi nell’UE, in vigore la nuova CAFE: più la tua auto inquina e più paghi | Tassa diretta in busta paga

Il nuovo regolamento UE prevede la riduzione delle emissioni di Co2 e l'incentivazione della vendita di auto elettriche - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
Le nuovi regole introdotte dall’Unione Europea rischiano di avere conseguenze serie sul reddito di milioni di conducenti.
Negli ultimi anni il regolamento automobilistico legato all’UE ha subito numerose modifiche, causando un cambiamento nelle abitudini dei cittadini. Per esempio, sono state introdotte delle norme per salvaguardare l’ambiente e quindi ridurre le emissioni di Co2.
A questo proposito, a partire dal primo gennaio 2026 entreranno in vigore altri requisiti relativi a queste ultime, e che fanno parte della normativa CAFE, acronimo di Clean Air For Europe. Da cinque anni a questa parte è proprio la suddetta che stabilisce i limiti ai quali le case automobilistiche devono sottostare per raggiungere la decarbonizzazione desiderata delle proprie vetture.
Si tratta di una sfida alquanto difficile perché consiste nell’incrementare esponenzialmente il numero di veicoli elettrici in modo da evitare di andare incontro a pesanti sanzioni pecuniarie da parte delle autorità europee.
Settore automobilistico scosso: ecco le novità
Tra pochi mesi i produttori automobilistici europei saranno obbligati a soddisfare requisiti più severi per quanto riguarda le emissioni medie di Co2 dei loro prodotti. L’Unione Europea fisserà un limite medio di 93,6 grammi per chilometro per tutte le auto vendute sul suo territorio, con una riduzione di 23,5 grammi rispetto al limite attuale di 115,1 grammi.
Raggiungere tale obiettivo però, potrebbe rivelarsi più difficile del previsto, soprattutto per una serie di paesi, in cui la vendita di auto elettriche è minima. Basti pensare all’Italia, dove tra gennaio e giugno di quest’anno sono state immatricolate poco più di 40 mila modelli (circa il 5% di quelli venduti), con un totale di 310 mila veicoli che circolano attualmente sulle nostre strade. Ciò significa che per allinearsi con il nuovo regolamento UE, le vendite di queste vetture deve raggiungere almeno il 25%.

Le conseguenze
Se non vengono acquistate abbastanza auto elettriche, i produttori hanno una sola opzione per evitare le multe europee: vendere meno veicoli a combustione per evitare che le loro emissioni salgano alle stelle. Gli effetti negativi di questo scenario sono evidenti. Il calo delle vendite danneggerebbe la produzione e i clienti vedrebbero un accesso limitato ai modelli a combustione e molti potrebbero scegliere di rimandare l’acquisto in attesa di una situazione meno incerta.
L’associazione dei datori di lavoro incoraggia i consumatori ad aggiornare i propri veicoli con tecnologie avanzate, che non richiedono necessariamente un’auto 100% elettrica, ritenuta al momento impraticabile per il 75% degli automobilisti. Rassicura quindi gli acquirenti sulle tecnologie a combustione e ibride, ricordando loro che il loro utilizzo è garantito fino al 2050.