Si è svolto sabato 13 aprile presso la sala conferenze dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale a Marina di Carrara il convegno " Le malattie neurodegenerative: come riconoscerle e come trattarle".
Dopo il saluto e presentazione dei relatori da parte del Presidente della CNA Pensionati di Massa Carrara, dottor Gino Angelo Lattanzi, e dei rappresentanti delle Istituzioni, Giorgia Garau, assessore in rappresentanza dell' amministrazione di Massa, di Brunella Vatteroni in rappresentanza del comune di Carrara, nonché del direttore dell'ospedale delle apuane dottor Giuliano Biselli in rappresentanza anche della Direzione Generale dell' ASL Toscana Nord Ovest e del dottor Carlo Manfredi presidente dell' Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Massa Carrara, si è aperto il convegno con una introduzione del dottor Alessandro Napolitano, direttore della Neurologia dell'Ospedale di Massa, la dottoressa Giulia Tonini che ha portato il saluto dell' Ordine e degli infermieri di Massa Carrara.
Il dottor Napolitano ha evidenziato come il progressivo invecchiamento della popolazione abbia portato ad un aumento dell'incidenza di malattie neurodegenerative, le cui due forme più frequenti sono la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson. Questi malattie si possono associare con il tempo ad una elevata disabilità e causare elevati costi sociali ed economici, che spesso ricadono sulle spalle delle famiglie. Per questo è importante riconoscere i segni precoci e rivolgersi al proprio medico di medicina generale che sarà consigliare il percorso più opportuno, che prevede come primo step una visita neurologica. Un diagnosi precoce è importante per iniziare prima possibile una terapia specifica, che per il momento è solo sintomatica ma che verosimilmente nei prossimi anni sarà anche in grado di modificare il decorso progressivo di queste malattie.
Il dottor Luciano Gabrielli, neurologo presso l'ospedale delle Apuane ha parlato delle demenze e della malattia di Alzheimer. Quest'ultima si manifesta inizialmente con disturbi della memoria a breve termine e successivamente possono comparire altri segni, tra cui anche disturbi del comportamento che rendono complessa la gestione di questi pazienti. Alla base di qesta patologia c'è l'atrofia di alcune aree cerebrali, principalmente a livello dell'ippocampo che è la sede in cui si formano le tracce della memoria. Le manifestazioni più evidenti della malattia sono però precedute molti anni prima da alcuni eventi patologici, quali la deposizione di beta-amiloide. In questa fase una diagnosi precoce è possibile ricorrendo a metodiche di neuroimmagine con traccianti specifici o tramite il dosaggio di alcune proteine liquorali nel liquor. La terapia attualmente permette solo di controllare i sintomi cognitivi, utilizzando gli inbitori delle colinesterasi e la memantina, ed i disturbi comportamentali con i neurolettici atipici. Negli ultimi anni sono stati sviluppati molti farmaci "neuroprotettivi" ma solo pochi si sono dimostrati efficaci e sicuri ed al momento nessuno è disponibile nella pratica clinica. Un farmaco, il Lecanumab, è stato approvato nei mesi scorsi dall'FDA (l'ente regolatorio statunitense) ma non risulta ancora approvato a livello europeo.
Il dottor Carlo Maremmani, neurologo presso l'ospedale delle Apuane, ha parlato della Malattia di Parkinson. Il focus, anche in questo caso, è stato sul riconoscimento dei sintomi precoci e sulla possibilità di porre una diagnosi prima ancora che si manifestino i sintomi motori, cioè il tremore, la rigidità e la lentezza nei movimenti. Infatti il processo patologico inizia molti anni prima che si manifesti la sintomatologia ed è cruciale intercettare questa malattia quando ancora il danno neuronale è limitato e le terapie di "neuroprotezione" potenzialmente più efficaci. Alcuni segni che precedono di anni le manifestazioni motorie sono l'iposmia, i disturbi comportamentali in fase REM e la stipsi. Molti studi hanno dimostrato che le persone con iposmia idiopatica, cioè una riduzione dell'olfatto che non dipenda da altre cause, hanno una propensione maggiore a sviluppare una malattia di Parkinson. E' oggi possibile eseguire un dosaggio della alfa-sinucleina (la proteina anomala che si accumula nei neuroni dei pazienti parkinsoniani) anche nei neuroni della mucosa olfattiva che si ritrovano nel muco nasale e che può essere prelevato tramite un semplice tampone eseguito dall'ORL. E' attualmente in corso uno studio per la diagnosi preclinica di Malattia di Parkinson, in collaborazione con l'Università di Verona. Lo screening per l'iposmia può essere effettuato anche dal medico di medicina generale tramite un semplice test standardizzato e le persone che risulteranno iposmiche verranno sottoposte al tampone nasale presso l'Ospedale delle Apuane di Massa.
Dopo le relazioni c'è stato un interessante momento di interazione tra il pubblico con gli esperti medici neurologhi intervenuti ed infine, il presidente CNA Pensionati Toscana, Luigi Nigi, ha concluso il Convegno affermando come famiglie e le persone afflitte da queste malattie si sentono spesso sole, ma molte risposte ci sono e possono essere attivate purché le si possa conoscere bene. Da qui l'azione prima divulgativa e informativa da parte di CNA Pensionati e poi l'attivazione di sinergie con la rete di supporti del servizio socio sanitario, dai servizi sul territorio come l'assistenza domiciliare e economica, i qualificati servizi di natura sanitari grazie a centri fra i migliori del nostre paese, come lo è il dipartimento di Neurologia di Massa-Carrara dell' Ospedale delle Apuane NOA, e altre servizi collaterali attivabili con la rete del volontariato e altre opportunità per le quali la CNA Pensionati si rende disponibile con sincero spirito di aiuto.
