“Adesso basta: quello che sta accadendo in Accademia non è più accettabile e il presidente Antonio Passa, che durante il suo mandato ha brillato solo per la sua assenza, con l'incredibile gestione degli ultimi mesi ha gettato l'istituto nel caos più completo con decisioni incomprensibili e illegittime". Non le manda a dire Simone Caffaz, ex presidente dell'istituto cittadino che per più tempo ha ricoperto la carica. "L'attuale presidente pro-tempore - prosegue Caffaz - per altro in scadenza di mandato, sembra che stia giocando allo sfascio di una delle più importanti e storiche accademie italiane. All'inizio ha appoggiato l'elezione di Papucci, palesemente priva dei requisiti previsti dalla legge. Poi non ha applicato la sentenza del Tar che lo invitava a nominare Baudinelli, successivamente ha indetto un ballottaggio tra Baudinelli e Rocca, salvo poi annullarlo quando si è accorto che Baudinelli avrebbe prevalso. Dopo ancora ha indetto nuove elezioni da capo, provvedimento sospeso dal Tar che, per ben due volte, ha stabilito che il comportamento di Passa e dell'Accademia fosse al di fuori della legge (e un'altra volta lo ha stabilito pure il consiglio di stato). Adesso lo stesso presidente rende pubblico un procedimento disciplinare nei confronti di Baudinelli, che lui non ha alcun potere di attivare, ma che potrebbe escludere il docente dalla direzione anche qualora la magistratura gli desse ragione. Non ho elementi per giudicare il presunto diverbio tra i due docenti, so, tuttavia, che Baudinelli è una persona per bene, la cui immagine si sta cercando in ogni modo di danneggiare e so, soprattutto, che Passa sta tentando da mesi di impedirne, con ogni mezzo e ben oltre i confini della ragionevolezza e del consentito, la democratica elezione a direttore. Per ottenere questo obiettivo ha gettato l'Accademia nel caos. Viene da chiedersi il perché di tale spregiudicato comportamento, perché faccia tanta paura al presidente in scadenza Passa l'elezione di Baudinelli, se abbia da nascondere qualcosa di quanto accaduto in questi anni e semmai cosa, o da proteggere qualcuno e nel caso chi. Quel che è certo è che tutto ciò non è più tollerabile, la sensazione è che ci sia un gruppo di potere che consideri l'Accademia un affare loro e non accetti di doversene andare e soprattutto non si faccia scrupolo di gettare il bambino con l'acqua sporca e cioè condurre l'istituto in una crisi senza precedenti. Adesso, basta davvero!".
