Da quasi due anni la mensa Caritas Cervara Massa gestita da don Cipollini è in stallo ed in difficoltà, con molte problematiche logistiche, ancora oggi presenti, che non permettono più un adeguato servizio. Dal sopralluogo fatto da Daniele Tarantino, Giovanna Santi, Nicola Ricci e Mattia De Angeli sono emerse varie criticità: siepi alte fino a 15 metri, sterpaglie, alberi incolti e pericolanti, bidoni e cassonetti per l'immondizia e differenziata ormai posizionati di intralcio nel passaggio pedonale, abbandono di spazi comunali ormai in disuso e parti di cantiere comunale che sono diventati barriere architettoniche non solo per disabili, ma per tutti. “Una brutta fotografia d'insieme viene denunciata dai cittadini – ha detto Mattia De angeli volontario della Caritas - sembra di entrare in un luogo abbandonato delle periferie del mondo, che si vede solo nei film e siamo solo a cinque minuti dal centro città. Purtroppo, i pasti non sono più consumati all'interno della mensa perché gli spazi sono tutti inaccessibili, per cui vengono consegnati al sacco e gli utenti li consumano durante il tragitto, alla stazione, o nei parchi accessibili a Massa, lasciando ulteriore sporcizia e degrado a loro volta”. De Angeli ha ricordato anche che la storica Festa del Cinghiale , che veniva fatta per raccogliere fondi per le spese accessorie della Caritas, e che richiamava moltissime persone, non si può più realizzare proprio per il degrado in cui versa il sito. Tarantino, Santi, Ricci e De Angeli assieme ai volontari, agli utenti della mensa Caritas Cervara ed ai cittadini massesi hanno rivolto un appello al sindaco Persiani per accelerare la messa in opera della nuova struttura, i cui lavori vanno a rilento, con il conseguente degrado, disservizio e malcontento cittadino ed hanno ricordato il valore storico di una mensa degli "ultimi" che da sempre ha fatto del bene e che dovrebbe essere tutelata e non penalizzata.
