Leggiamo sulla stampa le rimostranze del sindaco Serena Arrighi sul demansionamento degli uffici di Marina di Carrara dell’autorità di sistema portuale del mar Ligure orientale. Tanto solerte nel difendere questi uffici, quanto indifferente nel richiedere, al momento del parere favorevole alla variante del piano regolatore portuale, rassicurazioni circa la tutela di Marina di Carrara e dei suoi abitanti, sulle previsioni di cementificazione della foce del Carrione con la previsione di tre nuove banchine. Non possiamo tralasciare di porre l’accento sul fatto che la maggioranza è stata, in questo caso, corroborata dal voto favorevole dell’opposizione, incapace di elaborare idee alternative a questo specifico problema. Da sempre AmareMarina si è espressa chiedendo attenzione per la tutela ambientale del territorio, sempre inascoltata. AmareMarina, a fronte di un piano regolatore non sufficientemente supportato da indagini analitiche approfondite, non convalidato da studi scientifici ampi e aggiornati, non è meravigliata delle critiche che vengono sia dal Consiglio Superiore dei lavori pubblici, sia dall’ Autorità di bacino dell’Appennino settentrionale. È sul parere dell’Autorità di bacino che vogliamo porre l’attenzione, nell’evidenziare che il piano regolatore del porto non è conforme al piano di gestione rischio alluvionale. L’Ente pone in rilievo che già nel 2021 l’area del Carrione rientrava nella cartografia delle aree a pericolosità da alluvioni. Alla luce di questa affermazione come dobbiamo valutare il “festoso” parere positivo dato da questa maggioranza al nuovo piano regolatore portuale? Come una scarsa e negligente conoscenza di atti prodotti da enti importanti come lo è l’autorità di bacino? Anche il partito democratico provinciale si straccia le vesti per difendere la struttura amministrativa dell’autorità portuale di Marina: ci si chiede se il partito democratico si è mai posto dubbi sulla sicurezza degli abitanti marinelli. A noi non risulta. Ritiene opportuno, il Pd provinciale, che con i soldi pubblici si mantengano due strutture speculari? Un’amministrazione che fa della partecipazione una bandiera avrebbe dovuto conoscere e fare tesoro delle risultanze del più importante processo partecipativo, svolto a Carrara: “Porto le mie idee”. I cittadini, consapevoli e informati, si espressero chiaramente contro ogni ampliamento alla foce del Carrione. Quindi è con soddisfazione che accogliamo le osservazioni dell’autorità di bacino e del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, nel contempo, con amarezza, non possiamo non rilevare l’estrema indifferenza espressa da questa maggioranza e dal principale partito che la sostiene, che in un gioco di ruoli alla Dungeons and Dragons per una incerta promessa di posti di lavoro perde di vista la tutela della collettività di Marina.
Associazione AmareMarina Dariella Piolanti, Carla Gianfranchi