I cassonetti elettronici, lo ricordiamo, sono oggetti ad apertura automatizzata tramite tessera. Prevedono pertanto un sistema avanzato di componentistica elettronica, come il lettore della tessera dell'utente o il sistema di sbloccaggio delle aperture. Va da sé che tali componenti possano risultare delicati, soprattutto se diventano oggetto di azioni di danneggiamento, peraltro perseguibili dalla legge.
Nausicaa ricorda che la raccolta differenziata è un obbligo, mirato al contenimento dei rifiuti indifferenziati e anche del loro costo di smaltimento. Differenziare correttamente un rifiuto significa avviare quel materiale (plastica, organico, vetro, lattine, carta, cartone e quant'altro) alle corrette filiere del riciclo, evitando così di drenare ulteriormente le risorse della Terra, che non sono infinite. Produrre rifiuto indifferenziato, invece, rappresenta un costo sia ambientale che economico, perché quel materiale finisce prima negli impianto di trattamento meccanico biologico (col loro costo), per poi andare a saturare gli spazi nelle discariche.
I cassonetti elettronici, pensati per la raccolta differenziata della città di Carrara, sono uno strumento per eseguire correttamente il conferimento. Pertanto, colpirli e danneggiarli in modo incivile significa colpire un sistema virtuoso, mirato a rispettare l'ambiente. E' bene inoltre ricordare che certe azioni (danneggiamenti o abbandoni abusivi, ad esempio) vengono fatte da pochi ma che riguardano tutti, perchè creano costi di riparazione che, inevitabilmente, ricadono sull'intera collettività.