Approda all'ospedale Apuane di Massa l'ambulatorio menopausa iatrogena attraverso un vero e proprio percorso assistenziale presentato in sede di conferenza stampa alle ore 9 nell'auditorium della struttura.
"Fiero ed orgoglioso di questo significativo traguardo - dichiara Il professore Giuliani Biselli, coordinatore della rete ospedaliera Azienda USL Toscana Nord ovest - un percorso di approfondimento dato impulso e condiviso con l'unità operativa di ostretricia.La menopausa iatrogena è una sorta di patologia emergente giacchè sempre di più avremo necessità di andare incontro alle esigenze di donne che non hanno una menopausa fisiologica nel senso che la iatrogena è comunque un qualcosa di diverso da quest'ultima. Intanto, si differenzia per la causa perchè quella fisiologica è dovuta ad un fisiologico esaurimento delle funzioni ovariche quindi ha un tempo anche di inizio, un tempo in cui la donna si abitua a un fisiologico cambio, l'organismo si abitua ad affrontare in maniera naturale questo fisiologico calo delle delle funzioni ovariche. E' chiaro che a fronte di motivi iatrogeni, viene a sospendersi immediatamente questa funzione propriamente detta fisiologica ed è chiaro che si viene a configurare un impatto differente che va preso in considerazione poiché nasce una problematica che può diventare multifattoriali come per esempio l'aspetto psicologico della persona sottoposta ad un intervento chirurgico demolitivo ad ampio raggio laddove il fattore iacogeno ne amplifica le conseguenze. Vero che il ginecologo ne prende atto ma vero anche che deve essere necessariamente supportato da un gruppo di lavoro che può essere formato per esempio da un endocrinologo, da chi affronta magari problemi di calcio, di osteoporeosi acuta e che si identifica in una procedura aziendale che specifica i vari percorsi. Specifica chi sono gli attori, specifica cosa devono fare, dov'è il centro di riferimento aziendale e dov'è un riferimento aziendale di secondo livello perchè ogni struttura ha un centro di riferimento ad hoc più grosso a livello regionale dove vengono convogliate, filtrandole ovviamente, tutte le persone che hanno bisogno di un qualcosa a livello superiore. Ringrazio in primis la Fondazione Marmo che ci ha donato le attrezzature volte ad affrontare siffatto problema. Difatti senza queste seppur ci sono tante buone idee ci si va a scontrare con la concreta carenza di mezzi strumentali intesi in senso stretto. L'ospedale ha necessità di affrontare le problematiche emergenti. Noi vi metteremo a disposizione gli spazi necessari per fare lavorare bene anche se si lotta per i metri quadrati per conseguire gli obiettivi prefissati. Sicuramente daremo tutto il nostro appoggio e supporto per attivare questo centro in termini di competenza, disponibilità e professionalità circoscritto negli spazi a disposizione. Ricordate sempre che niente può nascere da solo perchè la cosa fatta dal singolo è destinata poi ad esaurirsi. Il chirurgo vero è colui che lavora con e per la squadra ed è così che resiste".
Presenti anche la dottoressa Angelamaria Becorpi, coordinatrice del gruppo menopausa iatrogena regione Toscana, il dottor Roberto Marrai, direttore unità operativa complessa ostretricia e ginecologia Massa Carrara e la dottoressa Nicoletta Spirito, responsabile ambulatorio menopausa iatrogena.