Pinocchio in viaggio e il cerchio della vita" di Manola Caribotti, scrittrice massese, fa tappa a Roma con la "Rivincita", associazione culturale, ambientalista e ricreativa di Massa. Il libro sarà presentato nella Sala ISMA del Senato della Repubblica Italiana, il 18 aprile alle ore 17,30. "Pinocchio in viaggio" - dichiara l'avvocato Carmela Federico, presidente de "La Rivincita" - pur rifacendosi ad un'opera molto famosa e molto diffusa nel mondo come il capolavoro di Carlo Collodi, ha una particolare originalità: si tratta di una fiaba scritta da una donna, Manola Caribotti, cosa non comune, dato che la maggior parte delle fiabe o dei racconti nonchè il canone della letteratura è ascritto in massima parte agli uomini. Ecco, pertanto, che il libro della Caribotti, attraverso il confronto con l'opera originale, ci dà la possibilità di evidenziare le differenze: il libro di Collodi racconta una storia forte che, sotto il lasciapassare della fiaba, mette in luce l'ingiustizia e l'illegalità dilagante, in un periodo storico del dopo unità d'Italia in cui, invece, si diffondevano opere tese ad unificare il paese, sia negli ideali, sia nella lingua, opere morali ed edificanti dal punto di vista morale e sociale. Pinocchio di Collodi è, invece, una marionetta di legno scadente, con un nome che pare un marchio di infamia e la famiglia è molto povera. Il personaggio si muove nel mondo privato della famiglia e nel mondo pubblico del paese, tra persone cattive e poco oneste e, se riesce a salvarsi, lo deve solo a se stesso, perchè, anche quando incontra delle persone speciali, esse rimangono chiuse dentro le loro individualità o nel loro mondo magico. Invece, nel Pinocchio in viaggio, Manola Caribotti, rivisita l'originale, cogliendo la parte più sentimentale e pura delle storie, rimpinguando i dodici racconti di idee e pensieri originali e personali o di ricordi della sua infanzia. Ma, soprattutto, le sue storie sono un viatico per condurre una buona vita, caratterizzazioni di vizi da rigettare e virtù da seguire, nel segno di quella morale che è propria del genere fiabesco. Troviamo le esemplificazioni dell'amore e dell'amicizia, della riconoscenza e della gratitudine oppure dell'odio e dell'invidia e del male più grande, quale l'ignoranza, rappresentati dagli animali quali il gatto e la volpe o da esseri strani come l'omino di burro. Nonostante questa città, al contrario degli acchiappacitrulli, la scrittrice alla fine lancia un messaggio di speranza che riguarda in primis sé e la sua arte salvifica, ma anche la scuola e la cultura, che sanno infondere bellezza e gentilezza ed ispirano a grandi cose e portano a realizzare un mondo migliore".
Il libro ha cominciato a viaggiare oltre confini: è entrato nella scuola pubblica a New York e anche in Giordania in una scuola - laboratorio, frequentata unicamente da ragazze irachene "protette", poi in Messico, in una struttura che accoglie ragazzi abbandonati, perchè maltrattati o abusati, in Moldavia, Grecia, Romania, Svezia, Danimarca, Inghilterra e da ultimo in Senegal, regalando un pizzico di felicità a molti bambini. Nel contempo, è stato istituzionalizzato dal Miur, introdotto in alcune scuole di Massa e tradotto in lingua inglese :"Pinocchio on the road", con il patrocinio della Regione Toscana grazie al consigliere Giacomo Bugliani. La prossima tappa sarà il 18 aprile a Roma, dove sarà presentato grazie all’associazione "La Rivincita", con il supporto dell'avvocato Antonella Sotira, presidente Associazione IuGustando e Premio IusArteLibri, del dottor Cosimo Maria Ferri, magistrato e vice presidente consiglio di presidenza della giustizia tributaria, socio onorario Ius e consigliere della Fondazione Città del libro Premio Bancarella, e del dottor Umberto Apice, magistrato e padrino Ius ArteLibri.
Un sentito ringraziamento alla professoressa Rosaria Bonotti, liceo classico Rossi di Massa, a Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia di Massa Carrara, alla Fondazione Nazionale Collodi nella persona del presidente, dottor Pier Francesco Bernacchi e alla moglie, dottoressa Loredana Lignola, membro del comitato tecnico scientifico della Fondazione.