Stefano Gazzoli, presidente Confesercenti Massa, interviene in risposta e in polemica con il presidente di Confcommercio Massa Carrara e con Marco Guidi assessore del comune di Massa:
Intervengo sul tema affrontato da Bruno Ciuffi, presidente Confcommercio Massa Carrara e da Marco Guidi, assessore al Comune di Massa, che individuano la ZTL, come il problema primario delle serrande abbassate. Pur apprezzando il futuro tavolo che l’assessore è intenzionato a fare, credo che si stia affrontando il problema nel modo errato. Abbiamo bisogno di vivibilità, non solo a Massa ma ovunque e le città che di questo hanno fatto la loro bandiera oggi sono vincenti sia per qualità di vita dei cittadini sia per proprie le attività del commercio e del turismo. Come si può pensare di tornare indietro rispetto al controllo ed ai limiti degli automezzi in centro?
Nel tempo Massa ha guadagnato spazi, non solo per le piazze pedonali (riavvolgete il nastro su com’era Piazza Aranci), ma anche per il minor traffico in città, che ci ha reso un ambiente sicuramente migliore, purtroppo non sfruttato e organizzato per le attività commerciali e discutibile sulle opportunità offerte ai cittadini.
Guardiamo i comuni che di questo hanno fatto un vanto e una realtà economica valida, tornerebbero mai indietro? Toglierebbero le ZTL? Credo che gli stessi commercianti si rivolterebbero ad una proposta di questo tipo. Per me il problema delle chiusure, non sta nella ZTL, ma in primis nei costi che un’attività deve accollarsi oggi: tasse, canoni, energia, materie prime, concorrenze, adeguamenti a nuovi sistemi di vendita, voglio pensare anche solo agli affitti (come tra l’altro Ciuffi evidenzia), a parità di zona un fondo di 100 metri in vendita vale la metà di un appartamento di 100 metri, ma il suo affitto si aggira sul doppio dello stesso appartamento, qualcosa non torna.
Le aree cittadine vanno valorizzate in funzione della vita del cittadino e del commercio stesso, è necessario integrare le competenze varie per stabilire i percorsi che una comunità vuole intraprendere. Vanno benissimo i tavoli, ma non per parlare della ZTL, ma in modo permanente per prevedere, monitorare e proporre azioni per i benefici che aree più vivibili costruiscono intorno ai cittadini sia essi esercenti che non tali, ed in tale visione esaminare la ZTL. Questo va fatto in modo condiviso con gli stessi cittadini e con le rappresentanze al fine di non scadere nella semplice bagarre “ZTL si o ZTL no”. Inoltre non possiamo non considerare una visione almeno comunale del commercio, “va bene mettere supermercati in zone già congestionate dagli stessi?”, “Va bene proporre cambi di destinazione da industriale a commercio nel consorzio zona?” “Come impatteranno sul commercio del centro storico?”
Questo è un compito dell’amministrazione, riunire le forze per cercare soluzioni che vadano incontro al futuro, non facile certo e neanche di soluzione immediata, ma indispensabile. Alcune domande: “abbiamo mai provato a condividere, perseguire e progettare una strada con obiettivo miglioramento della vita nel nostro centro storico?” “Abbiamo mai provato, ragionandoci tutti insieme, a qualificare i nostri due possibili parcheggi di scambio e farli funzionare come tali ed allo stesso tempo determinare i posti auto per i nostri cittadini?” “Se arrivo a Massa da fuori ho indicazioni su dove poter andare a parcheggiare e poter apprezzare una chiarezza in merito?” “I disabili che vogliono arrivare in centro riescono a farlo, abbiamo condiviso con loro questo percorso? Ci riuscirebbero nel caso la ZTL non ci fosse?” oppure ci basta dire “Vabbè, vado e parcheggerò a caso con le quattro frecce accese sul bordo strada della ex ZTL”?
Francesco Bennati presidente FIEPET Confesercenti Toscana Nord (Pubblici Esercizi)
“Se i negozi fossero tutti fast-food tipo Drive-in sarei d’accordo con Confcommercio, ma la categoria e più complessa e eterogenea. È evidente che la capacita ricettiva di un’area si basi sul passaggio di persone e non di mezzi. LA ZTL è un’opportunità per la ricettività del centro storico, ma come ogni situazione va ragionata e sfruttata altrimenti non porta i benefici sperati. La problematica dei locali sfitti ha molti fattori, ma tra questi non vi è sicuro la ZTL. È vero che il 72% degli italiani si sposta con mezzi propri e aggiungiamo il fatto che Massa abbia il triste primato di una città con un tasso medio automobili/abitanti superiore di Firenze, ma proprio per questo motivo e guardando ad un futuro dove l’ecosostenibilità diventerà centrale per continuare lo sviluppo del benessere collettivo rimpiangere parcheggi selvaggi e centri storici invasi da autoveicoli e inquinamento è una visione limitata e, dati alla mano, lesiva per la collettività. Gli esercizi pubblici funzionano quando vi è un’integrazione col territorio, la loro funzione economica si sviluppa quando diventano parte integrante di una comunità. La nostra visione di diminuire gli impatti ambientali delle nostre attività stride con una richiesta di aumentare gli automezzi, e aumentare le auto nel centro storico non ne migliora la qualità di vita ma la peggiora. Caso mai vi è da fare una profonda riflessione se questa ZTL ha le caratteristiche giuste, se il centro storico è servito adeguatamente dai mezzi pubblici e se le iniziative di attrazione nella ZTL riescono ad essere veramente attrattive. Purtroppo ci troviamo in una fase complessa a livello economico, la pandemia causata dal Covid-19, la crisi energetica seguente causata dalla Guerra Ucraino-Russa, ha messo in ginocchio molte attività. Se aggiungiamo la difficolta degli affitti troppo spesso inconciliabili con la situazione economica, la tassazione sugli spazi, in aggiunta ad una concorrenza del settore on-line che ha visto crollare i margini di guadagno, una liberalizzazione delle licenze, che se pur necessaria e condivisa per certi aspetti è stata lasciata incontrollata causando evidenti squilibri di mercato, sommiamo tutto questo e abbiamo la tempesta perfetta. Ma in questa tempesta la ZTL non è un fattore scatenante, anzi è una strada da perseguire per ricostruire il commercio nel centro storico. Purtroppo nelle logiche politiche, sia storiche che attuali, troppo spesso si pensa che realizzare un qualcosa che funzione da un’altra parte senza contestualizzarlo, possa risolvere i problemi. La ZTL per raggiungere il suo scopo, ha bisogno di infrastrutture sia materiali che immateriali. Parcheggi limitrofi, collegamenti pubblici costanti e un grado di sicurezza e decoro pubblico che purtroppo troppo spesso sono latitanti. Crediamo che il centro di Massa sia un luogo da vivere a piedi, non in macchina, che una città e con annesso il suo commercio debba essere a forma di uomo e non di macchina. Ma al contempo e anche evidente che questa situazione deve essere affrontata con un piano a lungo termine rivolto alla valorizzazione della ZTL e del centro storico. Ci vuole una visione a lungo termine basata sulla realtà dell’epoca che viviamo. Il mondo è cambiato, il commercio è cambiato, se non si comprenderà che, vivibilità, sostenibilità e riequilibrio del costo degli spazi sia in termini di affitti sia in termini di tassazione siano i pilastri per il commercio del futuro vuol dire continueremo a vedere fondi sfitti e degrado.
