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Scritto da Redazione
Economia
24 Maggio 2023

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Integrazione, recupero del patrimonio ambientale e formazione. Sono le parole chiave del progetto pilota che vede capofila Fondazione Monasterio e Prefettura di Massa-Carrara, per la produzione dell'Olio del Cuore. Progetto che si è concretizzato oggi con la stipula del protocollo di intesa sottoscritto dal prefetto Guido Aprea e dal Direttore Generale di Fondazione Monasterio Marco Torre, alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani e del Prefetto Rosanna Rabuano, Vice Capo Dipartimento Vicario Libertà Civili e Immigrazione.  

Il progetto prevede il recupero di un uliveto di circa 7 ettari, di proprietà di Fondazione Monasterio, a monte dell'Ospedale del Cuore. Sul terreno insistono 395 piante che  torneranno ad essere coltivate e con le olive di Fondazione Monasterio sarà prodotto l'Olio del Cuore, un extravergine a chilometro zero destinato a finanziare la ricerca che cura. Ad occuparsi della sistemazione dell'area, nel segno dell'integrazione, saranno 20 migranti,  ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria sul territorio provinciale.

La Prefettura, oltre a selezionare i migranti, per tutta la durata del progetto svolgerà un ruolo di  coordinamento e monitoraggio. E Monasterio, anche avvalendosi della collaborazioni dei Comuni, di alcune imprese del territorio e di Fondazione Luigi Donato per Monasterio, garantirà il supporto logistico per il trasporto da - e per - i Centri di Accoglienza, fornirà le necessarie attrezzature e assicurerà ai 20 partecipanti al progetto la indispensabile preparazione tecnica. Grazie alla partnership con Etruscaform Srl, agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, i migranti seguiranno, infatti, corsi di pulitura dei terreni,  coltivazione e potatura delle piante e di sicurezza sul lavoro. Un percorso formativo riconosciuto che garantirà loro, a conclusione dei corsi, una certificazione regionale.

La prima fase progettuale proseguirà fino all'autunno, periodo di raccolta e spremitura delle olive, quindi fino alla produzione delle prime bottiglie di Olio del cuore, ma è intenzione dei promotori proseguire affidando ai migranti la cura dell'uliveto anche nei mesi successivi, garantendo la produttività e il recupero dell'area: al termine dei corsi di formazione, per i  migranti che avranno superato il periodo di  training e ottenuto il certificato di Etruscaform Srl, Monasterio metterà a disposizione borse lavoro che consentiranno di continuare  la coltivazione dell'area.  Un progetto pilota che non solo consentirà l'integrazione sul territorio di 20 migranti, ma permetterà di recuperare un'area verde. I sette ettari, infatti, non soltanto torneranno produttivi, ma saranno riqualificati per la fruizione da parte della collettività e per ospitare una nuova casa accoglienza per i familiari dei piccoli pazienti dell'Ospedale del Cuore. La realizzazione della foresteria è un progetto, già in fase avanzata, di Fondazione Luigi Donato per Monasterio che  prevede anche la sistemazione della viabilità di accesso all'uliveto e che,   grazie al prezioso lavoro dei migranti,  è  sempre più vicino alla sua concretizzazione.

Prefettura e Monasterio ringraziano per la preziosa collaborazione gli imprenditori del territorio che non hanno fatto mancare il loro contributo, in particolare Lorena Ferrari dell'azienda agricola "L'orto del Gallo", Cesare Mosti  dell'"Orto verde srl" e  Simone Cantarelli dell'Agraria Cantarelli-Della Pina.  

"Il protocollo _ sono le parole del Prefetto_ rappresenta un moderno modello di accoglienza dei migranti. Animato da finalità di formazione professionale, solidarietà ed inclusività,  intende formare i richiedenti asilo ospiti dei centri di accoglienza straordinari, selezionati sulla base di candidature volontarie, per avviarli verso attività lavorative che possano assicurare loro il pieno inserimento. Inoltre il progetto ha un' importante valenza ambientale e solidaristica: le attività successive alla formazione permetteranno, in un primo momento, il recupero di ettari di uliveto e, in un secondo momento, il ricavato sarà reinvestito in parte nella manutenzione della stessa area e in parte in ricerca scientifica ed assistenza ai pazienti di Fondazione Monasterio".  

Anche il Presidente Eugenio Giani ha sottolineato il valore del progetto "che _ ha spiegato _ ripropone un modello di accoglienza diffusa, offrendo ai migranti un'opportunità di lavoro e integrazione concreta. Il progetto _ ha proseguito il Presidente _  mette inoltre in risalto le  potenzialità del territorio e ne valorizza l'identità". Il presidente Giani ha quindi ribadito gli elevati standard assistenziali e di ricerca di Fondazione Monasterio: "Ho incontrato  a Roma il Ministro alla Sanità Schillaci, dopo la sua visita all'Ospedale del Cuore. E' rimasto colpito dall'efficienza della struttura e mi ha assicurato che il percorso già avviato per il riconoscimento  di Fondazione Monasterio come Istituto di  ricerca e  cura a carattere  scientifico (Irccs) andrà avanti. Un obiettivo  importante per  questo territorio"".
Anche il prefetto Rosanna Rabuano ha sottolineato il valore del progetto come modello di accoglienza diffusa e integrata, auspicando la possibilità di estensione a tutte le Prefetture italiane.

"La sottoscrizione del protocollo è per noi un momento importantissimo _  spiega il Dottor Marco Torre _  Si concretizza un percorso nel segno dei valori di Fondazione Monasterio: formazione, integrazione e cooperazione sono, insieme a cura e ricerca, le parole chiave del nostro lavoro. Il recupero dell'uliveto permetterà di fruire al meglio di un'importante area verde, anche in vista della realizzazione della foresteria da parte di Fondazione Luigi Donato per Monasterio. Uno spazio pensato per dare accoglienza ai parenti dei piccoli pazienti e creare intorno a loro un ambiente quanto più familiare. L'Olio del Cuore _ conclude Torre - è simbolo di qualità della vita, accoglienza e formazione.  Grazie al Prefetto, e con Lui a tutte le istituzioni, per il sostegno e la  grande collaborazione. E' stato un piacere lavorare insieme". 

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