Il commercio è strategico per un territorio e i negozi di vicinato rappresentano un tassello essenziale nel nostro grande progetto che vuole ricucire il tessuto socio economico lacerato del territorio. E' importante per il centro storico che le amministrazioni degli ultimi decenni non sono riuscite a salvare dallo spopolamento e dall'impoverimento.
Lo sono per la costa e per il nostro turismo, per i campeggi che scontano l'assenza di un piano dei campeggi ormai dal 1978: una lentezza e un immobilismo politico inconcepibili e non più accettabili.
Lo sono per la riqualificazione e il recupero dei borghi di montagna. Una montagna che vive e offre opportunità ai cittadini è una montagna che ha e offre servizi.
Dobbiamo cambiare passo e possiamo farlo insieme.
Ne abbiamo parlato ieri sera durante l'incontro con i vertici dell'associazione Confesercenti dove sono state affrontate tematiche importanti per la Città e per gli imprenditori, condividendo le possibili soluzioni per il rilancio delle attività commerciali. I rappresentanti di categoria, campeggi, alberghi, esercenti del centro città, esercizi della ristorazione, ambulanti e balneari, hanno fra l'altro lamentato la mancanza di ascolto della politica e la distanza delle amministrazioni.
Ascolto e partecipazione, invece, sono per noi il metodo di governo e uno strumento essenziale per prendere le migliori decisioni condivise per il territorio.
E l'istituzione di 10 Consulte Cittadine - Ambiente Verde Suolo, Borghi di Montagna, Condizione Femminile e Parità di Genere, Cultura, Disabilità, Giovani, Politiche Sociali, Sport, Turismo, Tutela Tutela della Salute - rappresenteranno il nuovo Patto di Solidarietà fra Cittadini e Amministrazione.
È evidente a tutti che uno dei grandi difetti della politica massese è che per decenni gli amministratori non hanno né voluto né saputo decidere che cosa volevamo per il futuro della Città, in quale direzione andare e come comportarsi di conseguenza per il bene della collettività.
La mancanza di visione, offuscata da particolarismi e personalismi che non ci possiamo permettere, ha contribuito a collocarci nei gradini più bassi delle classifiche nazionali delle Città Capoluogo.
Massa deve cambiare passo. Insieme possiamo farlo. Dobbiamo cambiare, per noi ma soprattutto i nostri figli
