Sabato 17 febbraio alle ore 17,30 a Carrara, presso lo Spazio Civico5 di Via Rossi gestito da Massimo Susini, si terrà l’inaugurazione della mostra “Rifrazioni astratte” della pittrice Alessandra Baruzzo, a cura di Davide Pugnana.
Partendo da un percorso in chiave figurativa, incentrato sulla rappresentazione mimetica della realtà, attraverso forme rifratte e riflesse, l’artista approda a un gesto astratto, estremizzando la libertà segnica di espressione e di associazione a suoni, parole e percezioni sensoriali. La sua ricerca si orienta principalmente sul concetto di inconscio inteso come verità reale e, insieme, soggettiva, rispetto all’oggettività di ciò che appare. Il suo linguaggio formale è sempre teso a togliere gli strati del Velo di Maya per rappresentare la visione intima delle cose. I suoi dipinti doppi altro non sono che l’esplicazione di tale visione: uno è lo specchio dell’altro, seguendo il concetto freudiano di unione per libere associazioni. Come sappiamo, l’inconscio è un territorio nudo, aperto all’imprevisto, nel quale si verificano eventi fuori controllo rispetto alla logica della coscienza, ossia di quella parte dell’intelligenza che svolge tutti i procedimenti mentali che possono attivarsi senza l’uso disciplinato della ragione. Secondo Freud l’inconscio è un singolare regno della psiche, con una propria forma espressiva, con leggi psichiche che non vigono altrove. Questo ciclo di dipinti, raccolti sotto la categoria di Rifrazioni astratte, rappresenta l’interpretazione della Baruzzo della realtà, tradotta e risolta col mezzo espressivo dell’acqua e degli inchiostri, la cui gestualità corsiva si esprime nella visualizzazione dei cromatismi. In questo senso, il suo processo creativo segue il principio secondo cui nulla è pensato, bensì sentito; visto nel suo rispecchiamento interiore.
Alessandra Baruzzo si è formata all’Accademia di Belle Arti di Carrara in Scenografia, laureandosi con una tesi sull’opera dell’ultimo periodo di Paul Gauguin. Ha conseguito il titolo di Decoratrice di facciate e di interni, riconosciuto dalla UE.
Ha partecipato a tre edizioni della manifestazione La Calandriniana “Come nasce un quadro” e ha esposto presso il Museo del Sigillo di La Spezia, la Biennale d’Arte di Genova, la Biennale di Architettura di Venezia, The nuances of Dreams IV, Rogue Space Chelsea art galley di New York, la Tenuta Lamborghini di Perugia, Startè di Paolo Asti. Ha realizzato le scenografie “Musical Cats” di Sir A.L.Weber e “ZoomarK International”. Da anni fa parte degli artisti della Casa d’Aste Ambrosiana Poleschi di Milano. Lavora come pittrice e decoratrice e tiene regolarmente lezioni di disegno e pittura.