Centro pavimentazione 1
   Anno XI 
Sabato 4 Maggio 2024
 - GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Lunigiana
22 Aprile 2024

Visite: 246

Mentre proseguono gli incontri che mirano a coinvolgere cittadini e altri portatori di interesse nella definizione del Piano Operativo Intercomunale (POI) dei comuni dell’Unione Montana della Lunigiana, il tema delle Aree Naturali di Interesse Locale (ANPIL) sembra rimanere a margine del dibattito pubblico e del processo decisionale partecipato, pur rappresentando un’occasione per quella valorizzazione e conservazione del territorio che figura tra gli scopi precipui del POI. Istituite con Legge Regionale, le ANPIL si inseriscono in ambiti territoriali intensamente antropizzati e necessitano, secondo il legislatore, di azioni di conservazione e ricostituzione delle loro originarie caratteristiche ambientali. A seguito dell’abrogazione della L.R. 49/1995, le ANPIL sono ora oggetto di verifica per la loro ascrivibilità a una delle seguenti tipologie: parchi, riserve regionali o siti Natura2000. Delle 3 ANPIL presenti in provincia di Massa-Carrara, due insistono sul bacino del fiume Magra per una superficie complessiva pari a 684 ettari, interessando i comuni di Aulla, Filattiera, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Tresana e Villafranca in Lunigiana.

L’importanza ecologica e paesaggistica del fiume Magra, e le sue relative criticità, sono ben descritte dal Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) redatto dalla Regione Toscana allo scopo di indirizzare le politiche di promozione e realizzazione di uno sviluppo socio-economico sostenibile e durevole e di un uso consapevole del territorio regionale, attraverso la riduzione dell’impegno di suolo, la conservazione e il recupero degli aspetti e dei caratteri peculiari della identità sociale, culturale e ambientale del territorio dai quali dipende il valore del paesaggio toscano. In merito all’ambito Lunigiana, si legge nel documento che: “Il fondovalle principale e quelli secondari sono stati storicamente caratterizzati dalla presenza di pochi insediamenti accentrati, collocati sulle pendici o sui terrazzi fluviali, da porzioni di territorio coltivato di estensione contenuta e da ampie aree libere, destinate all’esondazione dei corsi d’acqua. Dal secondo dopoguerra in poi, queste aree hanno visto una forte crescita dell’urbanizzazione, con l’espansione dei centri in aree critiche dal punto di vista del rischio idraulico, in particolare nelle zone limitrofe o circostanti il fiume Magra e dei suoi affluenti in cui si sono concentrate attività produttive e aree residenziali in plessi ad alto rischio di esondazione, con conseguente frammentazione ecologica, polarizzazione del sistema territoriale sul fondovalle, indebolimento delle relazioni con i contesti collinari e montani.” Tanto che uno degli obiettivi del PIT (precisamente il n° 4) richiama gli enti territoriali e i soggetti pubblici, negli atti di governo del territorio e nei piani di settore, a “salvaguardare e riqualificare i valori ecosistemici, idrogeomorfologici e paesaggistici del bacino del fiume Magra e della rete fluviale tributaria, anche al fine di ridurre i processi di degrado in atto”.

Come LIPU e WWF Alta Toscana, riteniamo che se il POI, come si legge sul sito dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, serve ad assicurare uno sviluppo sano e sostenibile, stabilendo le porzioni di territorio – sia urbanizzato che rurale – in cui è possibile intervenire con operazioni di trasformazione o di tutela, allora il recupero e la protezione formale delle ANPIL rappresentano opportunità uniche per gli amministratori che intendano conservare l’ambiente naturale, oltre a ridurre o mitigare il rischio idrogeologico ben noto ai lunigianesi. Il fiume come elemento del paesaggio di Lunigiana riveste particolare importanza paesaggistica, educativa e didattica, oltre che gestionale nella micro-regione; la sua corretta gestione e conservazione con il parziale ripristino dell’area di pertinenza fluviale su cui oggi insistono quelle attività produttive e aree residenziali richiamate dal PIT è condizione essenziale per conservare l’equilibrio tra paesaggio naturale e antropico e garantire l’erogazione dei ben noti servizi ecosistemici che il bacino fluviale offre ai suoi abitanti. Tra questi, oltre ai già citati benefici in termini paesaggistici e di fruizione per scopi didattici ed educativi, un sistema fluviale integro risponde efficacemente, rispetto a un sistema degradato, agli eventi alluvionali: in termini di sicurezza idraulica  significa una riduzione della velocità della corrente e un’altezza inferiore del livello dell’acqua a parità di evento di piena; al contempo viene assicurato il mantenimento, in termini quantitativi e qualitativi, della falda acquifera dalla quale dipendono l’approvvigionamento di acqua potabile e per l’irrigazione. Un’area protetta ha quindi lo scopo di conservare la biodiversità e le relazioni ecosistemiche e, per quanto attualmente ci siano lacune nelle conoscenze ecologiche del Fiume Magra (per cui sarebbe necessario e auspicabile l’avvio di studi specifici), siamo pur sempre in grado di individuare alcune peculiarità naturalistiche, che riteniamo non possano essere ignorate. E’ nota, per esempio, la presenza nelle due ANPIL di ambienti a priorità conservazionistica secondo la Direttiva Habitat, come preziosi relitti di foreste paludose a dominanza di Ontano nero, così come foreste a galleria a dominanza di Salici e Pioppi. Sono inoltre presenti specie di interesse conservazionistico, alcune delle quali recentemente balzate agli onori delle cronache in quanto inaspettate e sorprendenti: parliamo della Lontra, ritrovata presso l’ANPIL di Filattiera (unica segnalazione in Toscana) e della rara Latrea clandestina, pianta dalla difficile osservazione ma dalla splendida fioritura ritrovata presso Aulla. La Lontra è un mustelide protetto a livello nazionale e comunitario, scomparso per decenni dai fiumi italiani e per questo classificato In Pericolo dalla IUCN, l’unione scientifica che si occupa di classificare il rischio di estinzione delle specie; mentre la Latrea clandestina risulta protetta dalla legge regionale toscana sulla biodiversità, e indica l’integrità, evidentemente, di certe foreste ripariali lungo il Fiume Magra. La LIPU di Massa-Carrara e il WWF Alta Toscana invitano quindi i sindaci i cui territori sono interessati dalle ormai ex-ANPIL a essere coraggiosi per rendersi protagonisti di una rinnovata visione del territorio e costruire un futuro che sia ecologicamente e socialmente integro. Ricordiamo infatti che la Val di Magra è parte costituente della Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano, riconoscimento dovuto alla commistione tra umanità e natura; commistione che è giunto il momento di dimostrare nei fatti, anche ricostituendo aree protette.

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Il circolo Pd Quercioli Villette e il gruppo consiliare del Pd di Massa hanno organizzato un incontro a…

Emissione di Giovedì 02 Maggio ore 12:45. Emesso aggiornamento allerta codice Giallo per rischio idrogeologico  reticolo minore, e…

Spazio disponibilie

Bollettino di valutazione delle criticità: Emissione di Mercoledì  01  Maggio 2024, ore 12.19AVVISO DI CRITICITÀ REGIONALEEmessa…

Spazio disponibilie

Bollettino di valutazione delle criticità: Emissione di Martedì 30 Aprile, ore 12:57Emessa allerta codice Arancio per rischio…

Un trasporto eccezionale interessa in questi giorni la Sp 48 del Mare (Viale Zaccagna) a Marina di…

Sarà "Sicurezza e Democrazia, binomio inscindibile'" il tema che Franco Gabrielli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,…

Divieto di transito per tutti i veicoli lungo la strada comunale ex percorso Ferrovia Marmifera, nel tratto compreso…

Spazio disponibilie

Convocata dal presidente Gianni Lorenzetti la prima seduta del consiglio provinciale neo eletto per lunedì 29 aprile 2024…

La circolazione veicolare viene interrotta lungo la Strada Provinciale 23 di Tresana nel tratto compreso tra il…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie