Giovanni Longinotti si è dimesso dalla carica assessoriale, rimettendo le deleghe attribuitegli dal sindaco Annalisa Folloni. "Per rispetto degli elettori e della fiducia che hanno espresso nei miei confronti, resterò come consigliere comunale impegnandomi a dare il mio contributo, come ho sempre fatto, per la risoluzione dei problemi concreti dei miei concittadini che devono affrontare difficoltà causate dalla marginalità nel nostro Comune e dell'intero territorio a partire dai servizi sociali e sanitari".
E' quanto scrive l'ormai ex assessore nella comunicazione indirizzata al sindaco di Filattiera aprendo uno strappo di chiara segnatura politica. Longiotti, infatti, rimette le deleghe fiduciarie attribuitegli dalla sindaca mantenendo, però, la carica elettorale di consigliere comunale.
Si compie, così, l'atto finale di un attrito già visto nel corso delle due legislature e, forse, il primo atto della sua campagna elettorale come candidato sindaco alle prossime elezioni comunali della primavera 2024. Possibilità che, però, non viene confermata dal diretto interessato. Raggiunto telefonicamente, Longinotti ha risposto che al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni.
Ha risposto, invece, il sindaco riferendo di dimissioni presentate senza alcun preavviso "E' stato un fulmine a ciel sereno, non avendo Longinotti mai espresso dissensi sull'operato dell'amministrazione ed in assenza di contrasti espressi su questioni specifiche. Ha sempre partecipato e votato a favore su tutti gli atti. Aspetto di conoscere le motivazioni".
Il primo cittadino di Filattiera ha già programmato per sabato un incontro di maggioranza.
"Rassicuro i cittadini – aggiunge la Folloni – che l'amministrazione continuerà in questo scorcio di tempo che ci separa dalle elezioni del prossimo anno, ad operare come sempre, con impegno e dedizione, per portare a compimento le numerose opere in corso em per tutelare al meglio gli interessi della comunità in ogni ambito".
Longinotti era stato vicesindaco della Folloni nella prima legislatura, poi sfiduciato nel corso del secondo mandato, esattamente nel maggio di tre anni fa, quando la sindaca gli tolse tutte le deleghe compresa quella di vicesindaco.
All'epoca, la Folloni aveva dichiarato che non vi fossero le motivazioni politiche allora ipotizzate per cui il democratico Longinotti fosse stato sfiduciato per lasciare spazio ad Italia Viva; piuttosto, le ragioni erano state da lei ricondotte alla gestione delle restrizioni imposte dal lockdown.
Nel febbraio del 2021 c'era stata una riappacificazione con la restituzione delle deleghe assessoriali ma senza la carica di vicesindaco, attribuita al compianto Massimiliano Zani poi trasferita a Giuliana Filippi, e ad eccezione della delega alla protezione civile che la Folloni ha trattenuto per sé.