Dell’esistenza di un “inciucio” Pd e 5 Stelle, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, parlava sin dalla precedente amministrazione, composta dai grillini. Oggi è tornato a sottolineare un’ipotetica alleanza tra i due partiti in virtù della recente elezione a segretario comunale del Pd di Luca Barattini: “Il neo segretario Dem Luca Barattini anche quando era consigliere di opposizione nella giunta grillina – ha spiegato Bernardi - ha sempre strizzato l'occhio ai 5 Stelle e ieri ha presentato una nuova coalizione che apre le porte anche al Movimento 5 Stelle, rappresentato in assemblea dal più bolscevico dei consiglieri comunali in odore di comunismo che è appunto Matteo Martinelli”. Bernardi ha voluto ricordare che Luca Barattini, nell’amministrazione 5 Stelle, ricopriva l’incarico di presidente della Commissione Controllo e Garanzia che avrebbe dovuto controllare l’attività politico- amministrativa dell'ente e di enti ed aziende controllate o partecipate nel rispetto delle normative di appartenenza e che, in tale ruolo, tuttavia, non avrebbe mai presentato nemmeno un interrogazione contro quelli che Bernardi definisce “i suoi compagni grillini “. Addirittura, secondo Bernardi, ci sarebbero state due situazioni molto gravi, discusse nella commissione da lui presieduta, che sarebbero state insabbiate. “Sto parlando del caso vergognoso della Transazione Paradiso – ha aggiunto Bernardi – quando l’allora vicesindaco Martinelli voleva liquidare la società con 12 milioni di euro in assenza della sentenza del tribunale di Massa e dello scandalo della Casa di Riposo Regina Elena, quando l’allora sindaco i De Pasquale aveva sospeso e riammesso senza vera causa la allora direttrice Valeria Ricci,che, dopo essersi licenziata, era stata ricompensata con una transazione di 50 mila euro, per poi, attraverso un concorso fasullo, assumere una infermiera senza titoli”. Secondo Bernardi gli errori nelle politiche del marmo, già accumulati dall’amministrazione 5 Stelle, sarebbero stati portati avanti dalla seguente amministrazione Arrighi: “ Arrighi avrebbe potuto modificare il regolamento degli Agri Marmiferi – ha continuato Bernardi - ma non lo ha fatto, anzi lo ha condiviso ed enfatizzato, con le conseguenti gravose difficoltà per aziende e lavoratori, e con l’inevitabile un mare di ricorsi, che alla collettività costeranno parecchio”. Bernardi ha poi ipotizzato che se il segretario Barattini vorrà perseguire anche l’intento di restituire alla città il Monoblocco, come vogliono i grilli, si troverà a scontrarsi con autorevoli esponendi del suo partito come il consigliere regionale Giacomo Bugliani e la vicesindaca di Carrara Roberta Crudeli, alla quale, Bernardi, imputa anche di non aver aperto bocca sul trasferimento del reparto di oncologia a Massa, ricordando il conflitto di interessi che la riguarda come dipendente Asl. Secondo Bernardi, l’alleanza con i 5 Stelle annunciata da Barattini porterà a una vera debacle che cadrà nel momento in cui a livello nazionale i due partiti stanno lavorando ad accordi e accordicchi. Pollice verso di Bernardi anche all’ipotesi di far entrare in giunta l’ex vicesindaco Matteo Martinelli al posto dell’assessore al bilancio Mario Lattanzi: “Sarebbe una mossa dannosa nel breve, medio e soprattutto lungo periodo – ha chiosato Bernardi - per le prospettive elettorali sia del Pd, sia del M5S, perché entrambi corrono il rischio di essere sconfitti dalla destra che è in ascesa ovunque. Il Pd come e noto è un partito in crisi di identità conclamata che alle ultime elezioni ha preso pochissimi voti e questo nuovo percorso confuso descritto dal nuovo segretario porta poco lontano. Questa credo sia la sfida che Luca Barattini avrebbe dovuto cogliere senza omaggiare il M5S, e non sarà comunque facile, per via delle condizioni peculiari del sistema politico locale cui ho accennato, anche se la posta in gioco è così alta, che vale la pena di provarci. Non siamo più nel tempo dell’ambiguità, ma delle scelte chiare e trasparenti e quelle che abbiamo letto stamani sui giornali da parte del PD sono pericolose per la città, che già era stata distrutta durante i cinque anni dei grillini e che non è migliorata dopo l’anno e mezzo della nuova giunta Arrighi”.