Esprimo con forza un grande disagio nel dover rispondere per le rime al presidente e al vicepresidente della consulta giovani, ma se ricevo accuse infondate, mi vedo costretto alla replica. Lo faccio con la serenità di un ex Luogotenente dell'Arma dei Carabinieri e la tranquillità di un consigliere comunale eletto dal popolo che ha il compito di controllo e verifica sull’operato dell’amministrazione comunale, come del resto è stato fatto con la massima trasparenza e competenza. La funzione svolta dalla Consulta dei Giovani, peraltro, sarebbe principalmente consultiva per cui sono rimasto decisamente deluso nel constatare la strumentalizzazione, fuori luogo da parte di coloro che non dovrebbero essere chiamati a fare politica, come loro stessi hanno dichiarato, ma a portare avanti con impegno e determinazione idee e proposte per i giovani del territorio. Appare chiaramente, invece, che il giovane presidente Borghini sia molto portato ad impegnarsi politicamente, tanto che, nel mio caso, per esempio, ha attaccato un consigliere di opposizione che aveva espresso dubbi non sull'evento organizzato dalla Consulta, ma in merito alla determina della dirigente della Cultura di nomina fiduciaria del sindaco. Nel contempo però ha incassato, senza colpo ferire, le aspre critiche sull’operato suo e della Consulta da parte dell’ ANPI. In cronaca infatti, il giorno dopo l’evento, era stata messa in grande risalto la posizione dell’ Associazione Nazionale Partigiani che aveva bollato la manifestazione come “falso storico” dichiarando di aver, ”negato il consenso alla manifestazione” e che, “in un momento in cui vi sono ben due guerre in corso non era il caso di esaltare la bellicosità”. Ma, guarda caso, questa paginata di giudizi non ha suscitato nessun rigurgito in Borghini, in quanto l’ANPI sostiene l’amministrazione Arrighi e quindi era meglio tacere. Dopo l’indecisione da parte del presidente, di non rispondere allo schiaffo subito, mi preme a questo punto mettere in rilievo la gravità delle sue affermazioni nel darmi una risposta, tra l’altro che si è auto attribuita, perché in effetti non avevo chiesto delucidazioni a lui ma all’ amministrazione. Cito testualmente ” Durante gli incontri con l’associazione ‘’Linea gotica tirrenica‘’ abbiamo ascoltato le loro esigenze e programmato l’evento, dopo di che abbiamo riferito le conclusioni alla dirigente Cinzia Compalati. In questa fase è stato richiesto all’associazione se fossero disponibili a ricevere direttamente l’affidamento, ma, per motivi interni alla loro organizzazione non è stato possibile, almeno per quanto ne so io. L’affidamento è stato assegnato alla Pro loco Colonnata poiché, vista la sua recente formazione, non ne aveva mai ricevuti”. È chiaro che il giovane presidente parli e scriva in modalità superficiale, perché non conosce le regole della pubblica amministrazione, ma nemmeno le conosce la dirigente Cinzia Compalat,i se quello che dichiara il Borghini è inerente al vero. Caro ragazzo, non siamo mica a giocare al gioco delle tre carte! La pubblica amministrazione non distribuisce soldi alle Pro Loco solo perché appena costituite e non elargisce soldi perché non ne avevano ancora ricevuti, ma stiamo scherzando? Per cui non è conforme alla norma o giustificato da motivi accettabili, che una dirigente pubblica chiami la Pro loco del paese di Colonnata per chiedere se “magari” fosse disponibile a realizzare un evento storico sulla liberazione in Piazza d’Armi, in quanto la richiesta non ha alcun fondamento giuridico/amministrativo. Dal momento che ho appurato che i dubbi da me espressi erano fondati, sarà mia cura approfondire il tema, soprattutto sul diniego dell’affidamento da parte dell’Associazione Linea Gotica Tirrenica per partecipare all’evento e sapere se e come sia stata pagata, attraverso un accesso agli atti, per poi agire nell’interesse dei cittadini. Ritengo quindi che, chi ha emesso l'atto sia incorso in un errore interpretativo, perché la legge stabilisce cosa diversa da quanto sostenuto. In conclusione, sono d’accordo sul fatto, che la Consulta Giovani dovrebbe essere vista in termini di dialogo e collaborazione come sostiene giustamente il vicepresidente Jacopo Grassi, ma sempre con il rispetto delle regole, dei propri ruoli e anche con l’umiltà di accettare le eventuali critiche da qualsiasi parte politica arrivino.
Continua la polemica sull'evento del 13 aprile della Consulta giovani del comune di Carrara: il consigliere Mirabella replica al presidente della Consulta Lorenzo Borghini
Scritto da Redazione
Politica
22 Aprile 2024
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