Il caso delle cure a base di triptorelina, che sarebbero state somministrate a minori con disturbi di identità di genere nell’ospedale fiorentino di Careggi ha sollevato un mare di polemiche e l’inevitabile scontro tra il Pd e Fratelli d’Italia. Nella questione ha fatto sentire la sua voce anche il consigliere comunale carrarese di Fratelli d’Italia, Massimiliano Manuel che ha dichiarato: “Inquietante che su una materia così delicata come la disforia di genere, il presidente Eugenio Giani attacchi la destra che vuol tutelare i minori e le loro famiglie a partire dall’ uso della triptorelina, il farmaco bloccante della pubertà. Contro l’ideologia miope del PD e di chi lo rappresenta, Il fatto che nessuno abbia controllato ciò che avveniva al Careggi , è uno scandalo gravissimo per la Sanità toscana e l’assessore Simone Bezzini avrebbe già dovuto rimettere immediatamente le dimissioni al Consiglio regionale. Il Ministero della Salute, peraltro , assieme alle società scientifiche coinvolte nella problematica della disforia di genere negli adolescenti ed in risposta ad un quesito avanzato al Comitato nazionale di Bioetica, ha deciso di riesaminare la questione sull’uso della triptorelina quale terapia utilizzata al Careggi”. Secondo quanto riferito da Manuel, la prescrizione della triptorelina dovrebbe essere accompagnata da un piano migliorativo entro trenta giorni e dalla presenza di uno psichiatra che segua il soggetto nel percorso di cambio di sesso, ma proprio questa fondamentale figura professionale, finora, sarebbe mancata. “Il Ministero – ha continuato Manuel - ha avviato una ricognizione presso la Regione per avere i dati di spesa e delle prescrizioni di triptorelina per la somministrazione del farmaco sui minori affetti da disforia. Come Fratelli d’Italia Carrara chiediamo al Presidente Giani ed all’assessore Bezzini, di sospendere immediatamente le attività del Centro di Careggi , in attesa che siano messe in atto i correttivi del Ministero della Salute. Purtroppo dalla stampa siamo venuti a conoscenza che i medici del Careggi prescrivevano cure di affermazione di genere, come i bloccanti della pubertà e la terapia ormonale, addirittura a bambini e bambine dagli otto ai dodici anni senza che fossero seguiti nel percorso di autodeterminazione da uno psichiatra. L'avvocato Annamaria Bernardini de Pace, in merito alla vicenda dell’ospedale Careggi, ha dichiarato di aver messo sotto esame il reparto che tratta la disforia di genere con un esposto alla magistratura. L’ esposto mira a fare chiarezza su eventuali rischi di effetti collaterali in merito all’assistenza ai minori per l’affermazione di genere, per il cambio di sesso e in merito alle prescrizioni di farmaci che “sospendono” la pubertà nella transizione di genere. Occorre vietare infatti i bloccanti ormonali e la terapia ormonale sostitutiva, limitando l’assistenza sanitaria solo per le persone transgender di età superiore ai 18 anni. In conclusione Eugenio Giani, invece di fare spot elettorali su questa incresciosa vicenda, come hanno già chiesto i parlamentari di Fratelli d’Italia, faccia dimettere i vertici del Careggi a tutela dei minori e delle loro famiglie e la smetta di lagnarsi in giro citando le coscienze degli altri e se proprio volesse di coscienza si guardi la sua”.
Disforia di genere, caso Careggi: “Inquietante attacco del Pd toscano alla destra che vuole tutelare i minori e le famiglie”, il commento del consigliere comunale di Fdi Massimiliano Manuel
Scritto da Redazione
Politica
11 Aprile 2024
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