"Le parole del sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti dei giorni scorsi sul futuro di Cava Fornace ci lasciano esterrefatti e anche molto contrariati - a parlare sono i rappresentanti del comitato Cittadini di Cava Fornace - Parlare di un politica che può far tutto insieme agli industriali sono parole pesantissime e di una gravità rilevante considerando l’area dove sorge la discarica, con i rischi ambientali annessi. In campagna elettorale, per acchiappare dei voti, Lorenzetti ha promesso la chiusura di Cava Fornace, ma poi non ha mai fatto niente per raggiungere questo risultato. L’eterno problema della marmettola viene nuovamente strumentalizzato per arrivare a tenere aperta Cava Fornace, quando poi lo stesso sindaco ammette che in quel sito in 17 anni di marmettola ne è arrivata ben poca. La soluzione Cava Fornace per la fase emergenziale è un volere scaricare sulle comunità di Montignoso e Pietrasanta la gestione di un rifiuto a cui gli industriali del marmo da decenni non vogliono porre rimedio. Duecentomila tonnellate annue di marmettola prodotta dall’escavazione e lavorazione in 7/8 anni, ammesso che i costi di conferimento siano conveniente per le imprese del lapideo, saturerebbero la discarica; e poi cosa faremo della marmettola? Ma Cava Fornace non può essere la soluzione, neppure temporanea per la marmettola e ci stupisce che Lorenzetti, gli industriali, la Regione ignorino che il sito su cui sorge la discarica, voluta da una politica cieca e arrogante, non è idoneo ad essere discarica, di nessun tipo, visto che stiamo parlando di un’area carsica ricca di doline e inghiottitoi, con sotto due sorgenti, sistema direttamente collegato al sofferente Lago di Porta.
E invece di attivarsi per tutelare la propria comunità richiedendo nuove analisi sui piezometri che nell’ultima verifica di controllo di Arpat del maggio 2023 hanno evidenziato sforamenti e presenza di inquinanti, Lorenzetti cala la maschera e, rivendicando il potere assoluto della politica e degli industriali, vede la discarica chiusa non ora, ma a riempimento avvenuto, a quota 98 metri.Una decisione di questa portata, che inciderà molto pesantemente sulle future generazioni di Montignosini, dovrebbe essere valutata in un percorso partecipativo a cui però pare che questa amministrazione tende a sottrarsi, visto che non neppure ritenuto opportuno partecipare all’inchiesta pubblica, né sostenere le ragione dei propri concittadini che hanno denunciato l’inchiesta come una farsa. E anche su questo abbiamo letto che per Montignoso l’inchiesta pubblica ha rappresentato solo una fase eventuale del Paur , sminuendone quindi la funzione e non ritenendo quindi necessario perderci tempo. Perché, come si capisce dalle parole di Lorenzetti, la politica può tutto e la gente, i territori e l’ambiente non sembrano poi così importanti. Se " Parigi val bene una messa " , figurarsi se Firenze non vale una discarica inquinante per Montignoso".