Un continuo rimescolare di carte: così, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, ha definito l’atteggiamento degli esponenti del Pd locale e della giunta del sindaco Serena Arrighi in merito al mondo del marmo a seguito delle scandalose rivelazioni e dichiarazioni emerse dal servizio di Report sulle cave di Carrara. “In questi giorni è risultato evidente – ha detto Bernardi - che per il PD, le leggi e i regolamenti, come le carte, si possono interpretare a proprio piacimento. I piddini doc, stamani hanno deciso di fare i martiri e cavalcare il dolore delle vittime. D’accordo, ma almeno rispettino la verità dei fatti senza barare, come invece ha fatto il consigliere regionale del Pd Vincenzo Ceccarelli, nativo di Arezzo che, probabilmente era in cerca di voti per le europee, altrimenti non si capirebbe la sua presenza nella protesta di fronte all'azienda di Alberto Franchi. Ceccarelli è pure convinto che tutte le cave debbano essere considerate patrimonio pubblico e, in questo senso, dice che promuoverà un atto per chiedere al Parlamento di riprendere la proposta di legge avanzata nella passata legislatura, per regolare la questione che attiene ai cosiddetti Beni Estimati. Stamani nel corteo, presenziato dal sindaco Arrighi, c’erano tutte le truppe rosse cammellate per dare manforte al Partito Democratico locale che integerrimo e imparziale, era schierato con effetto carrozzone. Considerato che PD e M5S nel 2020, pur divisi a Carrara, stavano governando assieme a livello nazionale, un loro intervento per avviare l’iter della legge sui Beni Estimati sarebbe stato certamente produttivo per la città, ma il compito non è stato portato a termine e per la mancanza sono state trovate scuse pretestuose. Il problema dei Beni Estimati, infatti, è rimasto sepolto per anni, nell’attesa che il Parlamento legiferasse, e siccome i Beni Estimati pagano solo il contributo d’estrazione e non il canone di concessione era stato sollevata da più parti il dubbio che, il sindaco potesse essere persino corresponsabile della perdita di quattro milioni l’anno di entrate comunali. A seppellire l'iter di legge senza incertezza alcuna era stato lo stesso PD con Martina Nardi che aveva asserito che la questione dei Beni Estimati riguardava solo una cinquantina di persone, concessionari o sedicenti tali e che, per questo motivo, la proposta non era stata messa in calendario. La deputata sosteneva anche che nessuno frenava l’iter ma che era soltanto una questione di priorità, evidentemente non sentita dal PD. Queste scelte non provocarono neppure grande stupore nonostante la deputata massese dimenticasse che la proposta di legge arrivava direttamente dal Consiglio Regionale Toscano, scritta e presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli e votata all’unanimità da tutti i partiti presenti, compreso il PD di cui lei faceva parte”. Bernardi ha definito questi comportamenti come “comiche abituali” ed ha sottolineato come la coerenza sia facilmente sacrificata a favore della ricerca di consensi ricordando anche che già il sindaco Arrighi, poco tempo fa, ha preso parte al corteo per la difesa del diritto alla salute e della sanità pubblica e per salvare il monoblocco a cui, tuttavia, sono seguiti esiti completamente opposti a quelli auspicati e assolutamente disastrosi.
Il consigliere Massimiliano Bernardi critica i continui cambi di fronte del Pd locale
Scritto da Redazione
Politica
24 Aprile 2024
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