Leonardo Buselli di Italia Viva Carrara si domanda cosa abbia intenzione di fare il sindaco Arrighi per la Venator: l’azienda peraltro dovrà fare le corse per presentare alla regione Toscana la richiesta di autorizzazione per la discarica definitiva dei gessi rossi.
“Tutto ciò provocherà un grave danno economico/ambientale dell’intero comparto della lavorazione del marmo, infatti a giugno le aziende dovranno affrontare il problema di come e dove smaltire la marmettola. La stima pare sia di circa 170mila tonnellate annue, che venivano utilizzate da Venator nel processo produttivo del biossido di titanio, un materiale impiegato nella produzione delle vernici. Purtroppo mentre sta accadendo tutto ciò, la sindaca taceva e tace tutt’ora. Pensare che durante l’acceso dibattito di qualche mese fa in consiglio comunale, tirata ripetutamente in ballo, alla fine aveva proposto di non considerare la marmettola come un rifiuto speciale, ma considerarla come un sottoprodotto del marmo creato attraverso nuovi processi produttivi. L’ingegnera Arrighi, però, quali sarebbero stati i processi produttivi citati, non lo aveva spiegato e non aveva nemmeno calcolato che se così fosse, sarebbe stata necessaria una pronuncia da parte del Ministero dell’Ambiente, dall’esito estremamente incerto se non impossibile, vista anche la dovuta verifica sulla compatibilità con le direttive europee”.
“Per questo motivo non ci fidiamo più delle rassicurazioni momentanee della sindaca Arrighi che aveva dichiarato che dalla Regione provenivano notizie positive! Sindaca, secondo lei è possibile persistere su soluzioni temporanee con prese di posizione ambigue e dannose per il territorio? Il territorio si aspetta più concretezza e serietà tenendo conto dell’importanza che la chiusura imminente di Venator riveste sia per l’economia del comprensorio, ma soprattutto per i livelli occupazionali che includono numerosi lavoratori del nostro comune. A questo punto chiediamo che intervenga presso gli assessori regionali Marras e Monni visto che il problema che si trascina da mesi e che, una volta per tutte, sia fatta chiarezza sulla pericolosità o meno dei gessi rossi, che per 25 anni sono stati utilizzati per i ripristini ambientali”.
“Altro tema che la Arrighi non ha mai preso in considerazione è che occorre aspettare che la Magistratura chiuda le indagini sulla discarica dei gessi rossi della ex cava di Montioni, sottolineando lo sconcerto che è emerso da più parti per il fatto che la Regione insiste a non ritenere piu utilizzabili i gessi rossi come è avvenuto fino a oggi e come avviene in tutto il resto d'Europa. L’ennesimo episodio che mostra il precario equilibrio tra ecosostenibilità e ragioni economiche, oltre che occupazionali su cui si regge il principale comparto economico della nostra città che ormai l’abbiamo capito, è in mano a nessuno”.