"Non possiamo essere contenti dei provvedimenti presi dalla Questura di Massa- Carrara". Questo l'incipit dell'intervento di Nicola Pieruccini, commissario provinciale della Lega, che così argomenta: "Premetto che sia il sottoscritto che il mio Partito abbiamo sempre collaborato con le forze dell'ordine apprezzando il lavoro da loro svolto. Purtroppo in questa situazione non posso trovarmi d'accordo con i provvedimenti presi. Dall'esito delle indagini sembra ipotizzarsi il reato di rapina, mentre invece l'episodio della scorsa estate si è configurato come una vera e propria guerriglia urbana, tra l'altro in occasione del primo corteo pro-Cospito, da cui sono successivamente derivati gli episodi di violenza in tutta Italia. Anche in questo la nostra città ha quindi avuto un triste primato".
A giudizio di Pieruccini "i reati imputabili dovrebbero essere rissa, lesioni, saccheggio, devastazione, rapina" oltre ad avere il corteo anarchico impedito "il corretto svolgimento di una campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali". Inoltre il commissario leghista ricorda che "in quell'episodio le principali vittime sono state cinque donne e altri militanti che stavano esercitando il loro diritto costituzionale di propaganda politica mentre gli aggressori che gliel'hanno impedito facevano parte di un corteo non autorizzato".
Quindi Pieruccini si chiede: "Visto che tra le cinquanta persone responsabili dei fatti individuate dalle forze dell'ordine in tre erano di Carrara, come possiamo come Partito e come cittadini sentirci sicuri e tutelati considerati i provvedimenti così blandi intrapresi verso persone che abitano a centinaia di chilometri? E perché i tre "carrarini" non sono stati arrestati come prevederebbe la gravità dei reati compiuti?"
"Senza considerare - continua Pieruccini - che alcuni dei presenti al pestaggio erano a contestarmi a 50 metri dai fatti in occasione dello sbarco della Ocean Viking, alcuni dei quali apostrofandomi con il megafono. Come possiamo vivere in tranquillità se anche in casi come questi non vengono presi provvedimenti adeguati? Se noi ci fossimo difesi dall'assalto anziché subirlo passivamente probabilmente ci sarebbero stati provvedimenti nei nostri confronti".
Infine Pieruccini conclude chiedendosi: "Perché essendo il sottoscritto denunciante e presente all'aggressione non è stato chiamato ad esprimere una testimonianza e perché non sono stato ufficialmente avvisato di tali provvedimenti ma ho dovuto saperlo dalla stampa? Ma soprattutto: dopo la rilevanza nazionale che ha avuto il caso e che ha portato alla presenza di Matteo Salvini a Carrara il giorno dopo per solidarietà ai militanti e richiesta di giustizia rapida ed esemplare, perché non sono stati presi provvedimenti adeguati? Proprio per questo chiederò nei prossimi giorni un appuntamento al prefetto".
Del solito avviso anche il Consigliere comunale e Segretario del Carroccio Andrea Tosi, anche lui presente ai fatti di settembre.
- Dopo aver subito l'aggressione in prima persona e avere costatato con i miei occhi la violenza inaudita dell'aggressione, non mi sento così sicuro, in quanto responsabile di sezione, di organizzare serenamente gazebo di propaganda e di attività del partito sul territorio comunale, avendo anche la responsabilità di coordinare un gruppo di militanti che perlopiú sono giovani donne e anziani.