"Sono amareggiato, non mi sarei mai aspettato che l'ex sindaco mi attaccasse come persona. Non sono un politico di professione, faccio il medico e forse non sono abituato, ma queste cose le trovo davvero inaccettabili. E’ legittimo criticare una posizione o una scelta politica o amministrativa, ma non insultare una persona in quanto tale solo perché ha un progetto politico alternativo al tuo - così il candidato sindaco Enzo Romolo Ricci commenta l'attacco personale ricevuto da Persiani che ha definito Ricci una persona di cui avere pietà.
"Mi ferisce non tanto l'attacco a me - spiega Ricci -, ma che sia usato come insulto il concetto di pietà. So cosa è la sofferenza vera e credo che ci voglia rispetto verso chi soffre perché la dignità umana non va mai ferita".
Mi spiace davvero che Persiani cerchi lo scontro personale, ma lo deluderò. Non mi farò trascinare in una lotta nel fango, Massa non lo merita - aggiunge Ricci -. Fin qui ci siamo confrontati anche aspramente ma sempre nel reciproco rispetto. Che senso ha un attacco così basso alla mia persona in una campagna elettorale sì combattuta ma finora assolutamente corretta - almeno da parte nostra - nei modi e nei toni. Persiani sbaglia a comportarsi in questo modo perché entrambi abbiamo delle responsabilità verso i cittadini. Dovremmo, come si diceva una volta, dare per primi il buon esempio. Attaccare le proposte, offrire soluzioni diverse, criticare le scelte è questo il confronto politico che serve a una comunità. Non l'insulto, la denigrazione, l'attacco alla persona".
"Io non ho mai attaccato personalmente l'ex sindaco e mai lo farò - ricorda Ricci - . Ho solo evidenziato un dato oggettivo, e cioè che l' ex sindaco è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, e che quasi otto massesi su dieci non lo hanno votato al primo turno. È una bocciatura senza appello per un sindaco uscente. E non può bastare l'intervento da Roma per cambiare l'opinione che i cittadini si sono fatti. Mi stupisco, anzi, dell'idea che Persiani ha degli elettori massesi: come può credere che siano davvero così facilmente manipolabili e che possa bastare l'intervento di qualche leader nazionale per recuperare i voti di coloro che avevano scelto discontinuità mandandolo a casa. Resto convinto che il futuro di Massa si debba decidere a Massa non a Roma".
"Quindi vorrei fare un invito all'ex sindaco: non cerchi di far scendere il nostro confronto a livelli tanto bassi, perché Massa ha bisogno di una politica che sia all'altezza dei suoi bisogni e anche dei suoi sogni. Io comunque non ho intenzione di seguire Persiani giù per la discesa degli insulti. E con me credo anche la maggior parte degli elettori" conclude Ricci.