Che la sanità pubblica sia in un momento di criticità è cosa ormai nota, e la Toscana sfortunatamente non fa eccezione. Sempre più distretti sanitari sono a rischio chiusura, specialmente quelli che servono località periferiche o montane, e nello stesso tempo il personale è ormai ridotto allo stremo, con sempre meno specialisti e infermieri costretti però a sobbarcarsi il doppio delle responsabilità.
Una situazione insostenibile e inaccettabile, che sta avendo ripercussioni anche sul territorio della provincia di Massa-Carrara. I distretti di via Bassa Tambura e Villette, infatti, sono appesi a un filo, e nonostante la politica di opposizione e la cittadinanza stiano facendo sentire la propria voce, la giunta Persiani sembra intenzionata a puntare tutto sulla nuova casa della salute da edificare coi fondi del Pnrr.
Una scelta che sta trovando la disapprovazione di molti, tra cui anche “Indipendenza”, la neonata formazione politica fondata da Gianni Alemanno e che vede come coordinatore provinciale Mauro Rivieri.
Lo stesso Rivieri, nel suo ultimo comunicato, afferma come i distretti massesi andrebbero potenziati e non chiusi, accusando Persiani, ma anche il centro-sinistra e persino il governo Meloni, di disinteressarsi completamente di una questione che risulta essenziale per il benessere dei cittadini.
“Vogliamo ricordare a Persiani che, in qualità di sindaco – afferma Rivieri – è il primo responsabile della salute dei cittadini, ma attualmente si sta volutamente disinteressando del problema con la complicità e l'omertà delle sinistre, che dopo aver gridato allo scandalo sono completamente sparite. Anche il governo della Meloni ha ridimensionato gli investimenti per la sanità pubblica, che viene vista solamente come una spesa e non come un servizio utile e necessario alla collettività […] Senza risorse e investimenti adeguati la sanità pubblica non può sopravvivere. Sicuramente questo è difficile da capire per la Meloni, dal momento che lei e tutti i parlamentari hanno tutti i servizi gratuiti e quindi nessuna lista di attesa, nessuna fila al pronto soccorso, accertamenti di alta diagnostica in tempi rapidi”.