Più di una volta negli ultimi due anni, come FIT-CISL, abbiamo esternato sulla stampa locale le nostre preoccupazioni riguardo agli Istituti del “T2 e Lotto Debole” previsti dalla gara unica del Trasporto Pubblico Locale indetta dalla Regione Toscana, poi conclusasi con l’assegnazione del Servizio di Trasporto Pubblico ai francesi di Autolinee Toscane dal 1° novembre 2021. Un T2 e Lotto Debole che se reso operativo rischia di portare forte disagio ai lavoratori, con costi aggiuntivi a loro carico dovuti alla ormai certa soppressione della loro attuale residenza lavorativa, conseguenza di un trasferimento di chilometri dalle linee deboli alle linee forti, nonché ad un forte disagio per l’utenza Lunigianese.Le nostre preoccupazioni, ad oggi, non sono diminuite bensì stanno crescendo di giorno in giorno visto che il 10 di giugno scadrà il contratto ponte sottoscritto l’estate scorsa, tra la Provincia di Massa Carrara ed Autolinee Toscane e che ha assegnato a quest’ultima, in affidamento emergenziale, il servizio di TPL fino a quando non verrà assegnata la gara del Lotto Debole.Tuttavia le informazioni a noi pervenuteci ci mettono in condizione di ipotizzare uno scenario nel quale entro il 10 giugno nessuna delle cinque Province della Toscana interessate dalle gare per i lotti deboli riuscirà ad assegnare il servizio ed in ogni caso, anche se ciò avvenisse, ci vorranno tuttavia ulteriori mesi necessari al subentro del nuovo gestore, considerato che quest’ultimo si dovrà dotare di mezzi e maestranze per lo svolgimento del servizio nonché di tutta la parte logistica ed impiantistica legata alla gestione, alla manutenzione e forse anche al rimessaggio dei mezzi.
A Massa Carrara, nonostante l’impegno della Provincia, siamo ancora in una fase di “dialogo competitivo” tra le aziende che si sono candidate a partecipare alla gara; una Provincia, a nostro avviso, lasciata sola dalla Regione che non ha voluto investire risorse al fine di alzare il corrispettivo economico della gara del Lotto Debole, attualmente fermo ad 1,64 euro + iva a km; una Regione che mai ha realizzato il fatto che mettere nuovamente a bando una parte del servizio attualmente gestito da Autolinee Toscane, dopo aver finalmente raggiunto l’obbiettivo di un unico soggetto gestore del servizio in tutta la Toscana, sarebbe certamente un passo indietro verso una nuova deframmentazione dello stesso. Deframmentazione non certo positiva per la qualità del trasporto offerto nonché per le condizioni lavorative ed economiche dei dipendenti.
Riteniamo pertanto, come FIT-CISL, sia necessario, da parte della Regione Toscana, attivarsi e finanziare velocemente un nuovo contratto ponte di lunga durata e magari, come richiesto più volte da FIT-CISL valutare la possibilità di annullare le gare per il Lotto Debole e, dietro congruo corrispettivo [2,17 euro a chilometri come nel Lotto Forte o addirittura 2,34 euro a km previsti nel Contratto Ponte], continuare ad affidare ad Autolinee Toscane il servizio in modo che si continui a mantenere un gestore unico in tutta la Toscana; cosa questa che tranquillizzerebbe certamente gli utenti nonché i lavoratori. A nostro avviso una possibile soluzione potrebbe essere quella di inserire il Lotto Debole all’interno del Lotto Forte, già di competenza di Autolinee Toscane, cercando nel contempo di efficientare la rete attuale di servizi con piccoli e mirati interventi come del resto è già stato fatto in altre Province che per loro fortuna e per volontà politica dei loro territori nel periodo di progettazione della gara, non andranno a gara, vedi le altre quattro Province toscane di Grosseto, Livorno, Pistoia e Prato. La gara è stata ideata e progettata oltre dieci anni fa, le esigenze del servizio sono cambiate da allora e a nostro avviso la Regione dovrebbe se non addirittura avere l’obbligo morale e politico di rivalutare quanto a suo tempo stabilito per renderlo conforme alle attuali esigenze. Diversamente, assegnazioni al ribasso del servizio, rischiano di peggiorare il servizio di Trasporto Pubblico in un momento di contingenza economica fortemente negativa dove sta emergendo, sempre più, la richiesta di un Trasporto Pubblico efficiente e capillare su tutti i territori toscani e, nel nostro caso, della Provincia di Massa Carrara.