Chi scrive ha scoperto questa città , questa tifoseria, questa squadra qualche anno fa, quando il direttore ir.responsabile della Gazzetta di Massa e Carrara, mi chiese se volessi occuparmi della Carrarese. Accettai e da quel giorno piano piano questa squadra mi è entrata dentro.
I primi articoli, la splendida Carrarese di mister Remondina, la squadra che guidata da Dettori, ribattezzato dal sottoscritto "l'Iniesta delle Apuane", nonostante tante vicissitudini societarie dava spettacolo in ogni campo, raggiungendo una meritata salvezza.
Poi il crack societario, la rinascita con un nuovo nome , ma con lo stesso spirito della sua gente, e come l'araba fenice rinasce e riparte.Arriva Silvio Baldini, di cui divento grande amico, e il sogno continua. Gioco e spettacolo una semifinale persa a Bari, un pla-yoff ancora che finisce in maniera amarissima contro il Pisa, e quella parolina magica resta una chimera.
Altri campionati, altre belle prestazioni, ma prima o poi il cammino si interrompe prima della finale.
Questo campionato, nonostante la presenza di alcune corazzate, la Carrarese parte come una delle probabili protagoniste. Dal Canto in panchina, la squadra che è stabilmente in zona play-off, in un girone dove il Cesena e la sorpresa Torres, sembrano irrangiugibili
Parrtita dopo partita, però la squadra acquista consapevolezza, il cambio in panchina con l'arrivo di mister Calabro coincide con una serie infinita di risultati positivi. La Carrarese batte tutte le prime squadre del girone, e al termine della stagione regolare si classifica al terzo posto.
Salta la prima fase dei play-off ed entra in gioco solo nella fase nazionale.
Elimina Perugia, Juventus next gen, e in semifinale trova il Benevento, ostacolo durissimo, ma anche se soffrendo i sanniti vengono sconfitti: è finale.
A sbarrare la strada per l'agognata serie B è il Vicenza, altra nobile decaduta. Squadra che sotto la guida di mister Vecchi ha finito il campionato in crescendo.
Zero a zero a Vicenza e oggi davanti ad uno stadio da brividi, la rete di Finotto regala finalmente la promozione.
Lacrime e brividi, ricordi, flash, persone che oggi possono esultare e altre che invece hanno visto da qualche parte del cielo questo trionfo.
Nessuno li ha dimenticati mai, sono sempre lì a gridare, a cantare, a scandire come in un unico possente coro "Forza Carrarese".
Stasera non si dorme, stasera non c'è notte, non c'è silenzio, stasera c'è una città in festa.
A chi dire grazie? In primis alla squadra, allo staff, a questa dirigenza che con passione e competenza ha allestito questa squadra, ai dottori, ai magazzinieri, a chi nell',ombra lavora, e non appare ma c'è, eccome se c'è.
E infine a tutta la gente di Carrara, che non ha mai smesso di seguire la squadra, di coltivare quel sogno che finalmente stasera si è avverato.
E allora godi Carrara, e con te gode questo " vecchio cronista " che stasera ha visto gli occhiali appannati, e non dalla pioggia, e mentre finisce questo articolo, ripensa a tante serate, a tante partite viste insieme a te, e all'improvviso, si deve fermare perché sente un motivetto, sente un coro che fa " e tanto già lo so che l'anno prossimo gioco di sabato.
Grazie Carrarese, questo Peter Pan che non invecchia mai e che ha magari ancora un ridicolo costumino verde è veramente felice.