Farmacie, erogata nuova minitassa sul ticket: paghi 2€ di pegno al Sistema Sanitario | È il nuovo scippo

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Farmacie, novità per l’erogazione dei farmaci con una mini tassa di 2 euro: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda

Uno dei problemi che stiamo affrontando in questo momento storico sono le tasse che hanno lasciato il segno indelebile nel corso della nostra vita e nella nostra società. Il motivo è legato al fatto che vengono introdotte sempre diverse e che mirano principalmente a cambiare la nostra vita, aumentandone i costi e risparmiando sempre meno. In questo articolo, affronteremo un nuovo tema delle tasse proprio in relazione alle farmacie: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che possono fare la differenza.

Molto spesso il mondo corre sempre più veloce e, proprio per questo, abbiamo deciso di analizzarne i costi e le tasse che non fanno altro che aumentare. Il Governo Meloni con la sua Legge di Bilancio cerca di stare sempre all’opera proponendo delle soluzioni affinché i contribuenti possano pagare meno tasse e possano vivere quanto più tranquillamente possibile.

Un altro problema da affrontare in questi giorni  riguarda proprio il tema della sanità pubblica, dove verrà introdotto il ticket di 2 euro per le prenotazioni degli esami diagnostici presso le farmacie.

Andiamo ad approfondire questo argomento nel corso di questo articolo: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda.

Farmacia, tassa da 2 euro: ecco le novità che la riguardano

L’assessore alla Sanità della Regione Liguria, in merito alla infondata notizia del pagamento di 2 euro per le prenotazioni degli esami diagnostici presso le farmacie, ha dovuto approfondire al meglio l’argomento spiegando in maniera approfondita di che servizio si tratta.

Nel dettaglio ha dichiarato: “I 2 euro sono invece un contributo per l’utilizzo di un servizio che consente di pagare il ticket senza doversi recare fisicamente presso gli sportelli CUP o le casse ospedaliere. Nulla quindi che ha a che vedere con la prenotazione degli esami. Va inoltre evidenziato che nessun costo viene applicato alle persone esenti dal pagamento del ticket, né per la prenotazione né per il pagamento, e che la prenotazione presso le farmacie rimane un canale accessibile, gratuito e utile per semplificare il rapporto tra cittadino e sistema sanitario”.

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La definizione corretta secondo l’assessore

A detta dell’assessore, sarebbe addirittura scorretto parlare di una vera e propria tassa ma di un contributo legato al pagamento del ticket.

Nel dettaglio ha anche affermato: “Non si tratta di un’imposizione generalizzata, ma di un contributo legato esclusivamente alla scelta facoltativa di effettuare il pagamento del ticket in farmacia, che comporta un servizio aggiuntivo a carico del soggetto erogatore. Non riguarda quindi né la prenotazione né l’accesso alle prestazioni sanitarie in sé”