Intelligenza Artificiale, scattano le prime denunce | Panico tra i genitori: potrebbe succedere anche ai tuoi figli

Intelligenza Artificiale

Intelligenza artificiale: attenzione-lagazzettadimassaecarrara.it (Canva)

Partono le prime denunce legate all’uso dell’intelligenza artificiale: dilaga il panico tra i genitori, i figli potrebbero andarci di mezzo.

L’Intelligenza Artificiale è senza dubbio uno strumento molto potente; proprio per questo, molti la temono e si preoccupano per i rischi legati a un uso sconsiderato della tecnologia.

La paura è più che giustificata quando di mezzo ci sono le denunce, soprattutto se anche i giovani possono finirci di mezzo e pagarne le conseguenze.

Bisogna stare attenti a tutto e non fidarsi ciecamente della tecnologia, perché potrebbe finire male. I genitori sono coloro che dovrebbero stare sempre con gli occhi aperti.

Se non volete che i vostri figli finiscano in guai legali dai quali è complicato uscire, è meglio che cominciate a controllarli di più quando usano l’Intelligenza Artificiale.

Attenzione all’Intelligenza Artificiale

L’IA può aiutarci a fare molte cose: scrivere mail, fare riassunti e cercare informazioni più velocemente. Indubbiamente è uno strumento molto utile, ma bisogna saperlo usare attentamente, e con criterio. Oltre al fatto che per ottenere informazioni davvero utili bisogna sapere come rivolgersi agli assistenti virtuali, occorre anche controllare attentamente le fonti. Non possiamo fidarci ciecamente, altrimenti rischiamo di finire nei guai.

L’IA infatti può dare risposte sbagliate o incomplete che potrebbero mettere a rischio la nostra stessa vita. Chiedere a ChatGPT e simili un consiglio, anche per la salute, può essere molto comodo, ma non dovremmo trattare questo strumento come un medico. I rischi sono elevati, e in alcuni casi si finisce persino per beccarsi una denuncia. Accade molto soprattutto tra i giovani, quindi attenzione ai vostri figli. 

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Intelligenza artificiale: attenzione-lagazzettadimassaecarrara.it (Canva)

Scatta la denuncia

Ma cosa è accaduto esattamente? Molti studenti stanno usando l’IA per svolgere i compiti più velocemente. In linea di massima non è sbagliato, ma la scuola e gli insegnanti devono aver dato il permesso ai giovani di usare questi strumenti. Come si legge su Money.it, due ragazzi americani sono stati accusati dalla scuola di aver copiato interamente dei compiti da ChatGPT, senza neanche controllarli. La scuola proibiva questo comportamento, quindi i due sono stati sospesi.

A nulla sono servite le proteste dei genitori e la denuncia alla scuola: il Tribunale ha dato ragione agli insegnanti e ha confermato il provvedimento contro i due. Tanti ragazzi e ragazze potrebbero essere tentati dall’usare i chatbot per non fare i compiti, ma non è questo il modo giusto di usarli. Meglio sfruttare l’IA come un aiuto invece che usarla per svolgere i compiti al posto dei vostri figli. Se gli insegnanti li beccano, poi sono guai.