Sembra una di quelle storie che ogni tanto appaiono su quei siti d’informazione di dubbia veridicità, ma in questo caso è tutto confermato: in una scuola elementare di Massa, alcuni bambini avrebbero creato un’area “riservata” a cui sarebbe possibile accedere solo per mezzo di un “lasciapassare”.
Senza considerare le liti furibonde che sono già sorte tra i genitori, quello che preme evidenziare è la sottile strategia con cui alcuni bambini hanno deciso di escluderne altri.
Dove avranno preso l’ispirazione? Per Giulio Milani, candidato per la lista Massa Insorge, non ci sono dubbi: gli alunni si sarebbero rifatti nient’altro che al Greenpass in uso durante la pandemia.
Un collegamento logico che preoccupa lo stesso Milani, e che fa dire al candidato come quello strumento non sia stato solo anticostituzionale, ma abbia anche macchiato la moralità di grandi e piccini.
Milani non si tira indietro, e attraverso una nota ufficiale chiede un confronto pubblico con altri gruppi politici per discutere sulla gestione politica della pandemia.
“Mi piacerebbe sapere se – sentenzia Milani – dopo quanto emerge dalle carte dell'inchiesta di Bergamo e dalle comunicazioni interne dell'Aifa, ci sono ancora persone disposte a sostenere pubblicamente che le misure del periodo 2020/22 sono state di natura sanitaria e non politica, rivolte com'erano più a rovesciare le responsabilità di chi stava al governo su un facile capro espiatorio sociale anziché fare qualcosa di concreto per la sanità e per la scuola pubblica, che soffre di tutti i problemi precedenti come non fosse passato un giorno da allora. Io sono disposto a un confronto pubblico su questo, e anzi invito il candidato Enzo Romolo Ricci, che è pure medico, a farlo davanti alla stampa in qualunque momento. Stesso guanto di sfida lancio a Daniela Bennati dei Cinque Stelle o a Nicola Cavazzuti di Unione popolare, ma sono disposto a parlarne con chiunque abbia il coraggio di metterci la faccia.»