Ci sarebbe una mensa clandestina messa in piedi da una cittadina di origine senegalese all’interno di un alloggio popolare in via Carriona al civico 41: a segnalarne la presenza è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha spiegato: “Di fatto la donna extracomunitaria gode di una specie di “approvazione” da parte dell'amministrazione a continuare la sua attività di ristoratrice in nero, attività del tutto illegale, in quanto sono passati ormai mesi dalle segnalazioni del sottoscritto e il vicesindaco Roberta Crudeli ha chiuso un occhio e lasciato fare. Addirittura la porta di entrata dell’alloggio popolare rimane costantemente aperta e, anche durante il Ramadan, il via vai di circa 20 immigrati al giorno non è cessato e tutti i giorni la donna senegalese ingombra il passaggio per scaricare continuamente la spesa e sacchi di rifiuti. L’immobile era stato assegnato provvisoriamente, in via d'urgenza, dai servizi abitativi del comune. Sono costretto a chiedere nuovamente una verifica per il numero notevole di clienti extracomunitari che addirittura sostano dentro l’ingresso del civico 43 in attesa del proprio turno per acquistare il cibo cotto. In questo caso possiamo affermare che è stato continuamente disatteso l’ obbligo istituzionale di controllare ogni forma di violazione della regole nei condomini popolari, con l’aggravante che la famiglia è seguita dai servizi sociali”. Bernardi ha ricordato che i servizi sociali che hanno in carico la donna, avrebbero l’obbligo di tutelare i figli minori, tra i quali c’ è una bambina disabile, in funzione dei principii della vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale, che devono essere attivate in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore (art.9 e art.23, Legge 184/83). “Nell’abitazione in questione invece – ha continuato Bernardi - è in atto un andirivieni di immigrati forse anche irregolari che, a tutte le ore del giorno e della notte, si intrattengono nell’alloggio, anche in presenza dei bambini, facendo schiamazzi e creando grave disagio agli altri abitanti dello stabile”. Bernardi ha sottolineato come, secondo lui, l’amministrazione non si sia premurata di fornire supporto a chi vanta diritti e rispetta le regole, né ha compreso le ragioni di chi ha trascorso parte della propria vita in questo immobile gestito da ERP, che ora è diventato invivibile. “Lo sforzo dell’assessore Crudeli – ha concluso Bernardi - avrebbe dovuto essere quello di addivenire alla soluzione della vicenda nell’immediatezza, al fine di evitare che i rapporti tra i condomini e la donna si aggravassero ulteriormente creando un clima di paura ed insicurezza, ma soprattutto al fine di tutelare i minori presenti nell’alloggio tra cui una minore affetta da disabilità . Rientra nel compito dei nostri amministratori, infatti, intervenire sui propri assistiti contro ogni forma di comportamento scorretto, oltretutto alla presenza dei figli della donna senegalese, che abbiamo registrato nell’alloggio popolare di Via Carriona al numero 41”.
Mensa clandestina gestita da una senegalese in un alloggio popolare a Carrara: il consigliere Bernardi chiede verifiche
Scritto da Redazione
Politica
16 Aprile 2024
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