Consci della gravità del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nella società contemporanea, Casa Betania, onlus che si occupa come prima mission di integrazione, sostegno ed educazione verso le comunità migratorie, ha abbracciato questo autentico dramma sociale, presentando un progetto molto importante :"Bulli nella rete : una rete di giovani, scuole istituzioni e famiglie".
Come dice il nome, il progetto si basa su una serie di strategie che mettono in interrelazione i segmenti sociali con il supporto e l'intervento di un gruppo di esperti: iniziato lo scorso ottobre 2022,terminerà ad aprile 2024 ed è sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia.
Innanzitutto, si parte da un team di esperti, presenti alla presentazione, avvenuta ieri 28 gennaio presso la sede dei Gesuiti a Carrara: Giacomo Zucchelli, sociologo, Yusef Sbai, sociologo, la psicologa Martina Iardella, lo studio legale Russo di Firenze, con l'avvocato Paolo Russo e il dottor Gianmarco Torrigiani.
Il progetto quindi è composto da un primo segmento che è rivolto ai giovani, con un percorso di Peer education, individuando, al di fuori dell'orario scolastico, un gruppo di ragazzi promotori delle pratiche virtuose, seguiti dagli esperti.
A scuola, si procede per fasce di età : dalle elementari alle seconda media, si realizzano dei laboratori delle emozioni, dalla terza media in poi, con incontri con gli avvocati, i sociologhi e gli psicologi che collaborano in equipe.
Nelle scuole, per i docenti, si abbiamo degli incontri formativi per imparare ad approcciare ed affrontare al meglio il problema, quando si palesa o viene segnalato.
Da parte di tutti i presenti è stata sottolineata l'importanza di fornire una strategia unica e di aggiornare il più possibile gli insegnanti e le famiglie sui rischi della rete, che i giovani conoscono naturalmente molto bene, perché nativi digitali, mentre gli adulti ne hanno una conoscenza parziale, spesso insufficiente per poter fronteggiare nella maniera corretta il problema, sia che si tratti di un soggetto vittima, sia di un soggetto bullo.
Strumenti indispensabili sono gli sportelli, operativi a Massa, presso il Centro Giovanile, per 224 ore, a Carrara, presso i Gesuiti per altre 224 ore e infine ad Aulla, presso il centro sociale Caritas per 54 ore : saranno presenti a disposizione di chi ne farà richiesta, per 35 ore, gli esperti, come ad esempio lo psicologo.
Per questo progetto è stato molto importante la presenza di partner: la provincia di Massa e Carrara, i comuni di Carrara e Aulla, la Caritas di Massa Carrara, l'Azione Cattolica di Massa Carrara e Pontremoli , l'istituto d'arte Artemisia Gentileschi, l'istituto comprensivo Carrara e Paesi a Monte.
"Bulli nella rete", è stato favorevolmente accolto da tutte le scuole del territorio e in conclusione del percorso, sarà organizzato a Carrara un convegno di rilevanza nazionale, con la presenza dei massimi esperti del settore.
Infine, i riferimenti dove trovare tutte le informazioni:
email
Whattsapp 389 1514050
Sito :www.casabetaniams.org